Trentacinque le persone morte, tredici i feriti e dieci i dispersi. I soccorritori: "Sentiamo ancora voci sotto le macerie"
GENOVA – È sempre più tragico il bilancio della disgrazia avvenuta a oggi a Genova in tarda mattinata. Più passa il tempo e più cresce il numero delle vittime. Al momento sono 35 le persone morte, tra cui una bambina di nove anni, a causa del crollo del ponte Morandi a Genova, sull'autostrada A10. Tredici invece le persone rimaste ferite, di cui undici in maniera grave, e dieci i dispersi.
Attualmente, quattro persone sono state estratte vive da sotto le macerie e i soccorritori hanno ammesso di "udire ancora qualche altra voce".
Il premier italiano Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio dovrebbero arrivare sul luogo del disastro già in serata. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, che arriverà soltanto domani nel capoluogo ligure, ha dichiarato che si "prospetta una tragedia immane".
Al momento non è dato sapere se tra le vittime vi siano anche cittadini svizzeri. Il Dipartimento federale degli affari esteri ha affermato alla RSI di "non avere a disposizione informazioni su eventuali vittime svizzere". Sempre la RSI riferisce che il consolato generale svizzero a Milano è in costante contatto con le autorità locali.