La nobildonna romana era finita in carcere già due anni fa per aver minacciato i vicini con un coltello e una mannaia
ROMA – La principessa Lucrezia Odescalchi, 60 anni, è finita nei guai (e in carcere) domenica scorsa per aver tentato furto in un negozio di Roma. Vistasi scoperta, la nobile ha brandito una spazzola che teneva in borsetta e l’ha usata come arma contro il vigilante per scappare con la refurtiva: un piumino e una maglietta Ovs dal valore complessivo di 47euro e 98 centesimi.
La sua fuga però si è infranta contro l’addetto alla sicurezza, il senegalese Dioum Khadi. L’uomo, colpito più volte dalla signora, l’ha fermata e l’ha consegnata ai carabinieri che hanno proceduto all’arresto. L’accusa: rapina con violenza dovuta proprio all’uso della spazzola.
Lunedì la principessa, celebre per il suo carattere impetuoso – scrive il Corriere della Sera - è tornata libera dopo che il tribunale ne ha convalidato il fermo. Prima della decisione del collegio di procedere alla scarcerazione, cui seguirà il processo, ecco cosa ha dichiarato la nobildonna: “Volevo pagare il piumino e la maglietta. Il cartellino era strappato, ed hanno frainteso”. Riguardo al ricorso alla spazzola, la Odescalchi ha invece glissato.
Un paio d’anni fa la nobildonna era stata arrestata per aver minacciato due bambini che facevano casino nel condominio in cui abita. In preda alla rabbia brandì un coltello in una mano e una mannaia nell’altra e conficcò le due armi nella porta dei vicini. La madre aprì la porta e lei le gridò in faccia "Io vi ammazzo!".