I due Consiglieri comunali Ronnie David e Marco Noi interpellano il Municipio: "Stop a qualsiasi nuova licenza edilizia. Come valuta l'Esecutivo l'aumento di sfitto del 37% in un solo anno?"
BELLINZONA – Il Ticino è sempre più sfitto e I Verdi non ci stanno. Attraverso un'interpellanza al Municipio di Bellinzona, i Consiglieri comunali Ronnie David e Marco Noi si sono detti "preoccupati per l'importante aumento del tasso di alloggi sfitti".
"Se – si legge nel testo – da un lato, all'apparenza, per gli inquilini l'aumento dell'offerta dovrebbe portare ad una diminuzione dei canoni d'affitto, ciò si verifica solo in parte. O meglio gli aspetti negativi di un mercato ipertrofico si manifestano anche per coloro che non sono proprietari. Basti pensare che molti progetti immobiliari in corso siano finanziati da fondi di casse pensioni. Facile quindi intuire quali saranno le conseguenze di un crollo del mercato per gli assicurati presso questi istituti. Vi è inoltre da considerare una diminuzione della qualità di vita dovuta alla crescente cementificazione".
E ancora: "Ma anche dal punto di vista dei piccoli proprietari vi è certamente di che preoccuparsi. Già oggi alcuni indicatori segnalano come per i piccoli proprietari di immobili non di recente costruzione vi sia una difficoltà a trovare nuovi inquilini, con conseguenti importanti perdite finanziarie".
Per quanto riguarda Bellinzona, "si constata invece – scrivono i due Consiglieri – un inquietante balzo in avanti del tasso di sfitto, passato dall'1.44% (il primo dato aggregato della nuova Città) a un tasso dell' 1.97%. Ciò rappresenta un incremento dello sfitto nella Capitale del 37% in un solo anno".
Ad inquietare particolarmente, oltre alla rilevante progressione del tasso di sfitto, "vi è – secondo I Verdi – il fatto che interi nuovi quartieri sono attualmente in costruzione in Città, con centinaia di licenze edilizie cresciute in giudicato".
"Questo – conclude l'interpellanza – implica la necessità di capire come intende muoversi il Municipio, a breve e medio termine, per evitare che la situazione del mercato immobiliare a Bellinzona degeneri, trascinando sul lastrico molti cittadini, e continuando questa politica estremamente vorace di territorio e spazi verdi".
Alla luce di quanto esposto ecco le domande di Ronnie David e Marco Noi al Municipio di Bellinzona.
1) Come valuta il Municipio il tasso di 1,97% di sfitto e l'aumento di sfitto del 37% in un solo anno?
2) Cosa sta facendo il Municipio per tenere sotto controllo la situazione?
3) Quante licenze edilizie sono attualmente state rilasciate nel 2018 e quante per i cinque anni precedenti nel comprensorio della nuova Città? Per quante complessive unità abitative?
4) Ipotizzando che la popolazione rimanga stabile, a quanto ammonterebbe il tasso di sfitto se tutte queste licenze edilizie si concretizzassero e nessuno venisse ad abitare ulteriormente in Città? (preme ricordare che la popolazione del Ticino lo scorso anno è diminuita, così come il saldo naturale risulta negativo).
5) È d’accordo il Municipio di imporre temporaneamente uno stop a qualsiasi nuova licenza edilizia che vada ad aggiungere nuove unità abitative per permettere di regolare questo fallimento di mercato ed evitare la bolla immobiliare?
6) Non ritiene fuori luogo incaponirsi su inutili e costosi ricorsi al TF per quanto concerne il comparto Via Tatti bocciato dal Consiglio di Stato e dal TRAM (come riportato da LaRegione Ticino il 8.10.2018) e prendere atto che il tempo dei mega progetti immobiliari sia finito?
7) Come valuta il Municipio l'introduzione di una norma a PR che obblighi a verificare la possibilità di risanare quanto attualmente già costruito anziché andare a edificare in spazi verdi (concetto del volume zero)?