CRONACA
"Sgravi fiscali mirati a favore del ceto medio". Ecco le tre proposte del PPD
Con un'iniziativa parlamentare il Capogruppo Maurizio Agustoni chiede un "aumento della franchigia relativa all'imposta sulla sostanza, la riduzione del reddito locativo e maggiori deduzioni per le spese di presa a carico dei figli"

BELLINZONA – Un'iniziativa parlamentare generica volta a introdurre degli sgravi fiscali mirati a favore del ceto medio. È quanto presentato nei giorni scorsi al Governo dal Gruppo PPD+GG in Gran Consiglio.

“Lo scorso 29 aprile – si legge nell’iniziativa firmata dal Capogruppo Maurizio Agustoni –, il popolo – con uno scarto di appena 193 voti – ha approvato le misure fiscali del cosiddetto pacchetto sociale-fiscale. Si tratta, a ben vedere, del primo sgravio fiscale dopo diversi anni e, soprattutto, dopo che nella legislatura 2015-2019 il Consiglio di Stato, per motivi di riequilibrio finanziario, ha aumentato il prelievo nei confronti dei cittadini, sia tramite aumenti di imposta (stime immobiliari e imposte di circolazione), sia tramite aumenti di tasse causali di vari genere (tasse di cancellerie, ecc.)”.

E ancora: “Il bilancio per il ceto medio rischia di essere negativo, perché ha subito (quasi) tutti gli aumenti di imposta di cui sopra, mentre non ha beneficiato delle misure fiscali votate lo scorso 29 aprile, dato che queste erano essenzialmente destinate alle persone facoltose e alle persone giuridiche”.

Il Gruppo PPD propone quindi di “valutare alcune semplici misure che andrebbero soprattutto a vantaggio del ceto medio, ovvero quella categoria di persone che non riceve sussidi da parte dello Stato e che beneficia solo in misura minima dei “soliti” sgravi fiscali”.

Di seguito ecco le tre proposte del PPD al Governo:

1. Aumento della franchigia relativa all’imposta sulla sostanza

Oggi, per l’imposta sulla sostanza, è prevista una franchigia di fr. 200'000.--. Per compensare l’aumento dei valori di stima e per incentivare il risparmio personale la franchigia potrebbe essere portata p. es. a fr. 300'000.-- o fr. 400'000.--. L’impatto per le casse dello Stato sarebbe modesto e andrebbe soprattutto a vantaggio di persone con un patrimonio medio; l’imposta sulla sostanza va peraltro a colpire beni sui quali sono già state pagate delle imposte (p. es. sul reddito) e che, in molti casi, non fruttano nulla al proprietario.

2. Riduzione del reddito locativo

Oggi i proprietari della propria abitazione si vedono imporre un “valore di reddito” pari al 90% del reddito locativo presunto dell’abitazione. Si tratta di un’imposizione che colpisce soprattutto il ceto medio e che può comportare anche dei significativi aumenti di imposta. L’imposizione del reddito locativo è imposta dal diritto federale ed è il contraltare dell’impossibilità, per gli inquilini, di dedurre la pigione. Resta il fatto che per il ceto medio l’imposizione di un reddito fittizio è alquanto problematica, anche perché l’acquisto di una casa, per il ceto medio, è spesso legata a faticosi risparmi e all’assunzione di debiti importanti. I sottoscritti propongono quindi di maggiormente sfruttare il margine di manovra accordato dalla giurisprudenza federale e abbassare la percentuale all’80 o all’85% del reddito locativo presunto.

3. Maggiori deduzioni per le spese di presa a carico dei figli

Spesso le famiglie del ceto medio sono tali perché possono disporre di un doppio reddito, vuoi perché ogni coniuge intende mettere a profitto le competenze acquisite nella formazione, vuoi per necessità del nucleo famigliare. Una parte non trascurabile di questo salario viene però erosa dalle spese di presa a carico dei figli, dato che non tutti hanno la possibilità di fare capo a una rete famigliare (p. es. nonni, figli più grandi, ecc.). Oggi è prevista una deduzione di 10'000 franchi fino a un reddito di 80'000 franchi che viene poi ridotta a 5'500 franchi per i redditi superiori. La legge federe riconosce attualmente una deduzione di 11'000 franchi e il Consiglio federale ha recentemente trasmesso alle camere una proposta di deduzione di fr. 25'000. I sottoscritti propongono quindi di aumentare le deduzioni per la presa a carico dei figli, in particolare per i redditi medi. I sottoscritti chiedono quindi di adottare le disposizioni legislative o regolamentari necessarie per concretizzare le misure proposte nel presente atto. Per ciascuna di queste proposte si chiede inoltre che il Consiglio di Stato, per il tramite della Divisone delle contribuzioni, presenti le conseguenze sul gettito fiscale e gli effetti per i cittadini, suddividendo le risposte per categorie di reddito e tipo di nucleo famigliare.

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