Il club bianconero non ha digerito le dichiarazioni del membro di comitato del Team Ticino: "Pronti a prendere ogni misura legale per tutelare la nostra immagine"
LUGANO – Non c’è pace tra il Team Ticino e il Lugano. Alla vigilia dell’assemblea straordinaria, prevista per domani presso la sede della Federazione Ticinese Calcio, le due parti non si sono risparmiate stilettate e risposte al vetriolo.
L’imprenditore Enzo Lucibello, membro uscente di comitato del Team Ticino, ha affermato al Corriere del Ticino che la dirigenza bianconera vuole “fare business con ragazzi di 12 anni trasformandoli in carne da macello”.
Dichiarazioni che non sono decisamente andate giù al FC Lugano che, attraverso un comunicato stampa, ha prontamente risposto a Lucibello e si è detto “pronto a prendere ogni misura legale in suo diritto per tutelare la propria immagine e quella del Settore giovanile bianconero, al quale ribadisce pieno sostegno e ammirazione”.
“Il FC Lugano – si legge nella nota – prende atto con rammarico e indignazione dell’inqualificabili intervista rilasciata dal membro uscente del comitato del Team Ticino Enzo Lucibello pubblicato sul Cdt di mercoledì 7 novembre 2018”.
E ancora: “La società non può in nessun modo tollerare le diffamazione e le calunnie volte a danneggiare l’immagine del sodalizio. Affermazioni come “fare business con i giovani trasformandoli in carne da macello” si qualificano da sole e non necessitano di ulteriori commenti”.
Il club di Super League – per mezzo del comunicato stampa – invita “ i tifosi, gli sponsor e politici a interrogarsi una volta di più su come si possa continuare a lavorare con gente che si permette dichiarazioni simili”.