Ecco la sintesi dei discorsi dei candidati al Consiglio di Stato. Christian Vitta: "L'immobilismo fiscale sarebbe perdente"
LOCARNO – Il PLRT ha lanciato ufficialmente la campagna per le Cantonali 2019, approvando in un frequentatissimo Palexpo di Locarno – 800 i presenti – il programma di legislatura 2019-2023: al centro la formazione dei nostri giovani e il rispetto verso chi paga le imposte e crea posti di lavoro.
Nel suo intervento introduttivo, il presidente cantonale Bixio Caprara – dopo aver passato in rassegna i punti chiave di un programma basato su formazione e lavoro, e con al centro i centri urbani, le valli e la sicurezza – ha sottolineato la strada da seguire per raggiungere l’obiettivo di costruire un Ticino diverso: “Il fuoco lo si alimenta cercando la legna buona e caricando con sapienza la stufa o il camino, ossia tenere accesa la fiamma liberale proponendo buone soluzioni in base ai nostri solidi valori. Ma soprattutto, per far legna è indispensabile rimboccarsi le maniche. Teniamo vivo il nostro fuoco, non lasciando che altri schieramenti continuando a lamentarsi, a recriminare, a distruggere e a disprezzare, sfruttando le paure e proclamando improvvide chiusure, ci portino a dover adorare le ceneri”.
Dopo aver ribadito l’importanza per i liberaliradicali dei valori di libertà, coesione e progresso, Caprara ha poi concentrato la propria attenzione sulle persone. “Detto dei valori irrinunciabili che devono orientare e permetteranno al Ticino di consolidare la propria crescita, detto di un programma in cui sono indicati obiettivi e priorità, la politica è fatta di persone in carne ed ossa a cui affidare il compito di rappresentarci nelle sedi istituzionali. Uomini e donne con una testa (una bella testa), un cuore (un cuore grande) e mani (mani operose)”, ha spiegato riferendosi ai candidati PLR al Consiglio di Stato: Alex Farinelli, Sebastiano Gaffuri, Cristina Maderni, Alessandro Speziali e l’uscente Christian Vitta.
Alex Farinelli, un’Amministrazione più moderna per il benessere comune
Digitalizzare l’Amministrazione non significa introdurre l’informatica. È ben altro. Se l’Amministrazione funziona bene come oggi è grazie ai funzionari che vi lavorano. L’amministrazione è lo Stato, e deve essere ripensata, modernizzata, non per un vezzo, non è una moda. Ma una necessità, perchlé efficacia ed efficienza al servizio di cittadini, imprese e territorio sono indispensabili per creare condizioni quadro favorevoli allo sviuppo economico e sociale. E in fin dei conti, benessere per i nostri cittadini. Che è poi lo scopo della politica”.
Sebastiano Gaffuri, Comuni forti e autonomi per servizi di qualità
“Per essere incisivi non è sufficiente l’impegno dello Stato. Abbiamo bisogno, oggi più che mai, di Comuni forti e autonomi. Comuni che possano effettivamente garantire servizi di qualità elevata secondo il principio di chi comanda paga. Questo non deve passare necessariamente dalle aggregazioni, ma piuttosto da uno Stato che finalmente assuma un ruolo sussidiario nei confronti dei Comuni”.
Cristina Maderni, affermare il giusto ruolo delle donne
“Si tratta di affermare il giusto ruolo delle donne nella società. È un compito che spetta per prime a noi donne, che va svolto con orgoglio e determinazione ma anche con equilibrio. Dobbiamo essere un modello per le giovani generazioni, dimostrando nei fatti che ce la possiamo fare. Anche per dimostrare che le donne ticinesi sanno raccogliere le sfide, ho accettato di candidarmi!”
Alessandro Speziali, il cielo sopra le nuvole della precarizzazione
“Le nuvole della precarizzazione sopra l’economia del terziario lasciano comunque intravedere il cielo, e mostrano il sorgere di nuove professioni redditizie. Si tratta di un alba che, però, non ci verrà incontro in modo automatico. Per vederla dovremo lavorare, cominciando con il riportare le idee giuste nel luogo che è fondamentale per l’avanzamento di ogni Paese: la scuola”.
Christian Vitta, l’immobilismo fiscale sarebbe perdente
“Un capitolo, oggetto di dibattiti accesi, è quello della fiscalità. In questo ambito sono in atto importanti cambiamenti sia a livello internazionale che federale. Da qui l’esigenza per il Ticino di rinnovare alcuni aspetti della propria fiscalità. In ambito di imposizione fiscale delle aziende, se il Ticino non dovesse proporre alcuna misura di adeguamento, si ritroverebbe infatti, all’ultimo posto nella graduatoria intercantonale. L’immobilismo sarebbe perdente. È quindi indispensabile agire con pragmatismo e realismo. Ed è quello che stiamo facendo”.
II presidente del giorno, Fabio Abate, da parte sua ha sottolineato come “È difficile per parte della deputazione ticinese lavorare su solide basi, se l’immagine che passa verso nord è negativa come quella trasmessa attualmente. Credo che la campagna che va ad iniziare oggi debba invertire questa tendenza. E il Partito Liberale Radicale deve avere un ruolo essenziale nel portare avanti valori positivi”.
A chiusura dei lavori congressuali, il partito ha dapprima reso omaggio ai granconsiglieri che non si ripresentano nell’aprile 2019 – Nicola Brivio, Franco Celio, Marcello Censi, Graziano Crugnola, Walter Gianora, Andrea Giudici, Paolo Pagnamenta e Giorgio Pellanda – e in seguito è intervenuto anche il Consigliere federale Ignazio Cassis, che ha salutato i presenti e omaggiato Fabio Abate che, ricordiamo, ha già comunicato di non voler sollecitare un ulteriore mandato alla Camera dei Cantoni.