Il tecnico della compagine del Mendrisiotto: "È un ragazzo corretto, preciso e diligente. Con lui si potevano fare discorsi seri"
NOVAZZANO – "L'ho visto l'ultima una decina di giorni fa in palestra. Mercoledì ha saltato l'allenamento inspiegabilmente. Non è da lui. È un ragazzo corretto, preciso e diligente". A parlare a TicinoLibero del 19enne che questa notte a Novazzano ha accoltellato il padre riducendolo in fin di vita è l'allenatore della squadra di calcio in cui il giovane gioca da centrocampista.
"In merito ai rapporti con il padre – continua –, qualcosa mi aveva confidato. Pensavo fossero normali discussioni tra padre e figlio, come spesso accade. L'idea che mi ero fatto di lui era di un ragazzo con un'intelligenza sopra la media e questo lo penalizzava nei rapporti con il padre, una persona più semplice".
Con l'adolescente, "si potevano fare discorsi seri, è molto informato, maturo e con tante passioni. Per me un giovane d'oro. Sono molto colpito. Temo che sia esploso dopo aver sopportato per tanti anni delle situazioni difficili. Vorremmo, se possibile, che continuasse ad allenarsi con noi...".