Il sindaco di Lugano dice la sua sul libro pubblicato dall'imprenditore ticinese: "Criticare è facile, ma è più difficile proporre soluzioni praticabili e aderenti alla realtà"
LUGANO – La presentazione del Libro “Meno Trenta” dell’imprenditore Stefano Artioli (vedi articoli suggeriti) non è passata inosservata. L’autore ha definito la sua pubblicazione come “una critica costruttiva per risvegliare le coscienze”, ma l’affermazione non convince del tutto il sindaco di Lugano Marco Borradori.
Intervistato da La Regione, Borradori sostiene che “è il punto di vista di un imprenditore che non tiene conto dei vincoli a cui soggiacciono la politica e la democrazia. È possibile che un imprenditore percepisca la realtà diversamente rispetto a chi fa politica”.
In conferenza stampa, Artioli ha rimarcato il suo amore per la Città, ma anche questo tema non trova l’appoggio del sindaco di Lugano. “Mi pare – afferma al quotidiano – un modo strano per dimostrare amore verso la città. Sarei stato più cauto se fossi stato in lui, ma riconosco il coraggio imprenditoriale”.
Borradori non manca di rifilare una frecciatina ad Artioli. “Criticare è facile, ma è più difficile proporre soluzioni praticabili e aderenti alla realtà”. E all’affermazione di Artioli che Lugano “è ferma a tren’anni fa”, il sindaco rilancia: “Negli ultimi 30 anni Lugano ha fatto passi da gigante e nel prossimo decennio vedremo una città completamente cambiata”.
Infine, Borradori annuncia che “prossimamente annunceremo delle proposte che susciteranno molto interesse” come “una moderazione del traffico e una riqualifica del lungolago”.