CRONACA
Medico del traffico, "Il Consiglio di Stato agisca subito per correggere questa situazione scandalosa"
Lo chiede il Gruppo UDC in Gran Consiglio tramite un'interrogazione. "Gli automobilisti ticinesi verranno risarciti?"
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POLITICA E POTERE

Medico del traffico, Tuto Rossi: "Una sentenza ha stabilito che le perizie della dottoressa De Cesare sono illegali"

26 LUGLIO 2019
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Medico del traffico, Tuto Rossi: "Una sentenza ha stabilito che le perizie della dottoressa De Cesare sono illegali"

26 LUGLIO 2019

BELLINZONA – "Le perizie della Dottoressa del traffico Mariangela De Cesare sono illegali". È quanto sostiene ha reso noto l'avvocato Tuto Rossi che nella mattinata di venerdì ha diffuso un comunicato in cui viene riportata una sentenza del Tribunale Amministrativo (TRAM), che ha accolto un suo ricorso (vedi articoli suggeriti). Il tema torna, dunque, d'attualità e sotto i riflettori del mondo politico ticinese. 

A prendere posizione è il Gruppo UDC in Gran Consiglio che, tramite un'interrogazione, chiede al Governo di "agire subito per correggere questa situazione scandalosa". "Pubblicamente – si legge nell'atto parlamentare – e a più riprese negli ultimi mesi l’avv. Tuto Rossi ha trattato il tema dei Medici del traffico, in relazione alle vessazioni da loro causate a molti automobilisti, con la collaborazione della Sezione della circolazione del Cantone Ticino. Le varie prese di posizione e le conferenze pubbliche hanno suscitato parecchio interesse nell’opinione pubblica, a dimostrazione della sensibilità del tema".

E ancora: "Il 1° marzo 2019 l'avv. Tuto Rossi ha inoltrato via e-mail ai politici ticinesi (Consiglieri di
Stato, Gran consiglieri, Consiglieri nazionali e Consiglieri agli Stati) una lettera sottoscritta da 130 cittadine e cittadini". Lettera quella spedita da Rossi, che illustrava la precisa situazione in cui opera la "Dottoressa del traffico". "La lettera – sostiene l'UDC – non ha avuto particolare seguito da parte del Consiglio di Stato, l’organo che avrebbe la competenza e la facoltà di risolvere in pochi minuti la questione sollevata".

"Secondo gli approfondimenti di Tuto Rossi, la Sezione della circolazione, senza nessuna base legale, si è permessa di concordare un tariffario con il medico del traffico di livello 3 e 4. Per sanare questa illegalità, lo stesso avv. Tuto Rossi ha proposto di utilizzare a titolo di paragone la tariffa per i casi di patrocinio dell'ufficio e di assistenza giudiziaria (RL 178.3101),
il cui articolo 4 è del seguente tenore:

1. L'onorario dell'avvocato che opera in regime di assistenza giudiziaria è calcolato secondo il tempo di lavoro sulla base della tariffa di fr.180.- l'ora

2. Se la pratica è stata particolarmente impegnativa, per esempio, avendo richiesto studio e
conoscenze speciali o avendo comportato trattazioni di nuove e complesse questioni giuridiche, l'onorario può essere aumentato fino a fr.250.- l'ora

3. L'onorario del praticante legale è calcolato sulla base della tariffa di fr. 90.-l'ora".

"Oltre – si legge nell'atto parlamentare – alla questione delle tariffe applicate dal medico del traffico di livello 3 e 4, dalle
informazioni raccolte, risulta che la Sezione della circolazione in modo illegale minaccia tramite un formulario ufficiale di adottare una decisione "sfavorevole e conclusiva" (in pratica il ritiro per sempre della patente) all'automobilista che si rifiutasse di pagare in anticipo la richiesta di acconto del medico del traffico di livello 3 e 4. In data 13 marzo 2019 Paolo Pamini e cofirmatari presentavano un’Iniziativa parlamentare dal titolo "Medico del traffico -basta con le vessazioni contro gli automobilisti", da cui sono riportate parte delle informazioni contenute in questo atto. L’iniziativa chiedeva al Gran consiglio di trattare con urgenza la questione, intervenendo sulle modalità con le quali il medico del traffico valorizza le proprie prestazioni e ne richiede il pagamento, togliendo innanzitutto l'illegalità dell'esosa tariffa inventata dalla
Sezione della circolazione, e stabilendo una tariffa corretta con la base legale richiesta dallo Stato di diritto. Atto che risulta tutt’ora inevaso".

"In data 26 luglio 2019 l’Avv. Rossi, con un comunicato stampa, ha reso pubblici stralci della sentenza del Tribunale Amministrativo su un caso da lui patrocinato relativo alle perizie del medico del traffico, in questo caso riguardo la Dottoressa Mariangela De Cesare. Nel comunicato stampa si evince:

    • Che “non è possibile affermare che la perizia della dottoressa de Cesare si fondi su un
      impianto sufficientemente verificabile e attendibile”;
    • Che non è “anche solo possibile intuire” dove sono gli elementi concreti che fondano i
      criteri di valutazione della dott. De Cesare;
    • Che la perizia della dott. De Cesare è “scarnamente motivata e non priva di contraddizioni”;
    • Che vi sono “seri motivi” per smentire le conclusioni della dott. De Cesare;
    • Che le frasi messe in bocca dalla dott. De Cesare all’automobilista non possono essere
      dimostrate;
    • Che, nel caso esaminato, la dott. De Cesare ha persino inventato falsità: ha scritto che
      l’automobilista era stata portata in ospedale quando ciò non era vero e ha addirittura
      contraddetto il rapporto di polizia, che verosimilmente non ha neppure letto

È oramai chiaro che la prassi definita dalla Sezione della Circolazione sia immediatamente da rivedere per evitare di continuare a vessare i cittadini ticinesi. Dopo numerose discussioni pubbliche, inchieste giornalistiche e atti parlamentari, il Consiglio di Stato è finalmente chiamato ad agire".

Alla luce di quanto esposto, ecco cosa chiedono i deputati Piero Marchesi e Tiziano Galeazzi (primi firmatari), Sergio Morisoli e Edo Pellegrini, Daniele Pinoja al Consiglio di Stato:

1. Quale è la lettura del Consiglio di Stato della sentenza del Tribunale Amministrativo in oggetto?

2. Il Consiglio di Stato intende agire tempestivamente (entro massimo 2 mesi) per correggere le eccessive tariffe dei vari Medici del traffico mediante decisione governativa?

3. Intende il Consiglio di Stato fare chiarezza circa l’operato della Sezione della Circolazione per capire i motivi che hanno portato la stessa a definire questa vessatoria prassi e queste tariffe esagerate?

4. Intende il Consiglio di Stato agire nei confronti della Dottoressa De Cesare per verificare le modalità di trattazione dei casi in relazione alla sentenza del Tram? Se Sì, valuta anche l’interruzione del mandato o della collaborazione in essere?

5. Come intende agire il Consiglio di Stato verso tutti quei cittadini ticinesi che hanno subito questo ingiusto e vessatorio trattamento? È ipotizzabile un risarcimento danni a queste persone? A quanto ammonterebbe il risarcimento totale? Chi se ne farebbe carico?

6. Nel caso Il Consiglio di Stato intendesse risarcire chi ha subito un danno, intende chiamare alla cassa i vari Medici del traffico che hanno contribuito a cagionare il danno?

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