L'avvocato bellinzonese ha pubblicato sui suoi profili social una lettera standard per gli utenti “colpiti” dalla dottoressa De Cesare...
BELLINZONA - Prosegue la battaglia di Tuto Rossi contro il Medico del Traffico. Dopo aver criticato il modus operandi della dottoressa De Cesare, l’esponente dell’UDC rilancia con una nuova mossa. Rossi, infatti, ha pubblicato sui suoi profili social una lettera standard (clicca sulla gallery) per gli utenti “colpiti” dal Medico del Traffico, in cui si chiede il dettaglio della fattura.
“Il cittadino - scrive l’avvocato bellinzonese - è esasperato da una burocrazia che lo trasforma in una vacca da mungere, talvolta fino a mandarlo in rovina. Per cambiare le cose, bisogna però agire tutti insieme”.
“La prima cosa da fare - spiega Rossi - è di chiedere alla dottoressa il dettaglio della fattura. Costei infatti spara una fattura anticipata enorme, che l'automobilista deve pagare e tacere (talvolta indebitandosi), perchè è ricattato dalla Sezione della circolazione che gli scrive che se non si è piega emetterà la decisione finale "tenendo conto della sua mancata collaborazione” (addio patente per sempre). Il Consiglio di Stato pretende che la fattura della dottoressa è calcolata sul TARMED. Tuttavia la dottoressa De Cesare, a mia conoscenza, non manda una fattura finale con i punti tarmed che dimostrano cosa ha fatto, ma si limita a incassare il suo ghiotto anticipo”.
“Se le mie informazioni sono confermate - termina l’esponente UDC - allora vorrebbe dire che il Consiglio di Stato racconta bugie ai cittadini, ciò che sarebbe triste e grave. Per questo invito chi è stato mandato dalla De Cesare a scriverle la lettera che pubblico qui (sperando che costei non si metta a costruire fatture ex post, ma le abbia già scritte e mandate, altrimenti incorrerebbe in gravi responsabilità)”.