I tre agivano con la complicità di un macellaio della zona. Oltre a una multa di 300 franchi, dovranno risarcire il Cantone per mancato introito
BIASCA – Tre agenti della Polizia comunale di Biasca sono stati condannati per abuso di autorità, favoreggiamento e violazione della Legge federale sulla caccia. In più occasioni – riporta La Regione –, il trio di poliziotti si sono portati a casa della selvaggina anziché allertare i guardiacaccia. Una volta giunti sul luogo dell'investimento, i poliziotti dichiaravano che l'animale investito da un automobilista era riuscito a scappare. Ma così non era: con la complicità di un macellaio della zona, gli agenti organizzavano il ritiro privato delle bestie morte.
La firma sui decreti d'accusa – riferisce il quotidiano – è stata posta in maggio dal procuratore generale Andrea Pagani dopo le indagini svolte dalla Polizia giudiziaria. La pena, pecuniaria, nei confronti dei tre è stata sospesa condizionalmente con una multa effettiva di 300 franchi. Gli agenti dovranno anche risarcire il Cantone per mancato introito.
Non è noto se il quartetto (macellaio compreso) abbia impugnato i decreti. Il Municipio di Biasca, autorità di nomina degli agenti, ha fatto sapere a La Regione che si pronuncerà soltanto a bocce ferme.