La storia di una lettrice: "Poche ore prima di partire comunicano che il volo è annullato. Mi propongono il treno. Ma che spavento al ritorno...Non è ora di chiudere l'aeroporto di Agno?"
AGNO – La compagnia aerea SWISS, come è noto, ha messo in forse il futuro del volo Lugano-Zurigo. In un’intervista alla SonntagsZeitung, il CEO Thomas Klühr ha infatti ammesso che “se la ferrovia dovesse diventare un’alternativa valida e veloce al volo interno, a tempo debito ne terremo conto”.
Una dichiarazione, quella di Klühr, che non ha mancato di sollevare polemiche, scatenando l’ira dei “difensori” dello scalo di Agno. Ma dalle parole si è ben presto passati ai fatti. O meglio, prima delle parole si è passati ai fatti: verrebbe da dire ascoltando la testimonianza di una nostra lettrice, recentemente confrontatasi con un imprevisto prima di partire per le vacanze.
“L’aeroporto di Agno – ci dice – ha colpito ancora”. E poi racconta la sua disavventura con SWISS. “Era venerdì 2 agosto, il giorno prima di partire per le tanto attese vacanze. La prenotazione è stata effettuata mesi prima, in marzo esattamente: da Lugano avrei raggiunto Zurigo con SWISS per poi partire alla volta di Malaga. Ma così non è stato: poche ore prima della partenza mi è arrivata una mail dalla compagnia aerea in cui mi veniva comunicato che il volo da Lugano era stato annullato e in cui mi veniva consigliato di recarmi a Zurigo con il treno, oppure di partire da Malpensa. Opzione, quest’ultima, nemmeno presa in considerazione”.
“Ovviamente - prosegue la donna -, mi è stato detto che il viaggio fino a Zurigo con il treno in seconda classe mi sarebbe stato rimborsato, il che mi sembra il minimo”. Raggiunto Zurigo con il treno, T.P (nome noto alla redazione) ha potuto finalmente raggiungere la sua destinazione non senza qualche problema. Ma le sorprese non sono finite.
No, perché al momento del check-in per il viaggio di ritorno succede qualcosa di spiacevole. Una situazione con cui ben pochi vorrebbero confrontarsi. “Mi hanno messa in stand-by. Sono stata la seconda persona a effettuare il check-in, ma allo sportello mi è stato detto di aspettare a imbarcarmi perché la SWISS aveva venduto più biglietti di quelli a disposizione”.
“Sono andata in panico – racconta –. Non sapendo né lo spagnolo né l’inglese non riuscivo nemmeno a comunicare così bene con gli addetti ai lavori. Ero disperata, ma per mia fortuna sull’aereo restava un solo posto. E così, dopo un grande spavento, sono potuta tornare. La stessa fortuna non è però capitata a una famiglia norvegese di quattro persone. Loro, malgrado avessero regolarmente il biglietto, non hanno potuto salire sul volo prenotato”.
La nostra lettrice è tornata in Ticino sconsolata, ma quello che ha visto all’aeroporto di Lugano-Agno, dice, “è davvero vergognoso”. “C'erano parecchie persone in fila e ho chiesto come mai. Mi è stato risposto che, ovviamente, i due voli per Zurigo sono stati annullati. E a queste povere persone nessuna aveva detto nulla: sono stati avvisati direttamente sul posto”.
“Ora – conclude – mi chiedo se non è ora di chiudere l’aeroporto di Agno che prende solo in giro la gente invece di continuare a mettere pezze e investire soldi?”.