L'incredibile comportamento della compagnia che si fregia della bandiera svizzera, sinonimo nel mondo di qualità ed efficienza. Ma loro se ne fregano!
di Andrea Leoni
Quando si dice…oltre il danno anche la beffa! Le cancellazioni dei voli Swiss da Lugano a Zurigo, a causa dell’ormai probabile fallimento di Adria, non ha provocato solo disagi ai passeggeri che non sono potuti partire e un grave danno all’aeroporto luganese. Già perché, udite udite, la compagnia ha deciso di non rimborsare i biglietti che erano già stati regolarmente pagati. Roba da matti!
Ne abbiamo testimonianza diretta nelle vesti di organizzatori dell’Endorfine Festival. Lo scorso 14 settembre, dopo la conferenza tenuta al Padiglione Conza, dovevamo infatti far rientrare a Zurigo Carles Puigdemont e il suo staff. Cinque persone in tutto. L’improvvisa cancellazione dei voli - lo stop del volo Lugano-Zurigo comincia proprio quel weekend - ci ha costretti, nell’imbarazzo generale, a organizzare in fretta e furia un trasporto in auto per evitare che la delegazione catalana perdesse le coincidenze dall’hub zurighese.
Il disagio si sommava alla rabbia per la sufficienza con la quale Swiss, rispondeva (meglio, non rispondeva) alle nostre rimostranze. Diciamolo chiaramente: dei problemi dei ticinesi gliene fregava meno di un tubo! Questa almeno la chiara sensazione che abbiamo avuto....
Ma il peggio doveva ancora venire. Alla nostra richiesta che venissero almeno rimborsati i biglietti, la compagnia ha risposto picche. Citiamo dall’e-mail che ci è stata recapitata: “Sfortunatamente il suo volo è stato cancellato con breve preavviso. Ci scusiamo per l’inconveniente. Come forse saprà il suo volo è stato annullato a causa di un problema tecnico del velivolo. La causa di questa irregolarità è stata inaspettata ed è inevitabile che tali carenze possano verificarsi in breve tempo e ciò non può sempre essere prevenuto. Tali circostanze sono considerate straordinarie. Dobbiamo dunque informarla che non ha diritto a nessun rimborso”.
Tralasciando il fatto che la vicenda Adria ha dimostrato che il problema andava ben oltre il velivolo, ci si chiede come sia possibile che una compagnia come Swiss, di proprietà di un gigante come Lufthansa, abbia così poco rispetto dei propri clienti.
Non solo: ci si chiede se sia giusto che Swiss si fregi ancora della bandiera svizzera, che nel mondo è sinonimo di qualità ed efficienza. Perché se questo è l’andazzo generale con cui opera la compagnia, il danno d’immagine non è per il solo aeroporto di Lugano, ma per l’intero Paese….