La presidente dei bianconeri si rivolge ai sostenitori: "Siamo i primi a non essere soddisfatti, ma lo sapevamo: è una stagione difficile e di ricostruzione"
LUGANO – L'Hockey Club Lugano non vive uno dei suoi migliori momenti. Le cinque sconfitte consecutive hanno fatto sprofondare i bianconeri in orbita playout. Non lo scenario migliore alla vigilia di tre importante sfide contro Davos, Rapperswil e il derby in casa dell'Ambrì Piotta.
Situazione indigesta per i tanti tifosi del club sottocenerino, che non hanno mancato di esprimere il proprio disappunto nei giorni scorsi. Tramite una nota apparsa su Facebook, è la presidente Vicky Mantegazza a metterci la faccia. "Cari tifosi bianconeri – scrive –, ho deciso di usare questo canale per chiedervi scusa per le ultime prestazioni della squadra che amiamo".
"Da inizio stagione abbiamo detto in tutta trasparenza che questa sarebbe stata una stagione difficile e di ricostruzione. Una stagione che avrebbe richiesto pazienza e tranquillità. Una stagione necessaria per crescere. Vi chiediamo sostegno e di non metterci ulteriore pressione, che non serve e non aiuta. Credetemi, siamo i primi a non essere soddisfatti degli attuali risultati e del rendimento, ma dobbiamo rimanere uniti e uscirne tutti insieme, come una grande squadra. Sì, perché la squadra siete anche voi. Voi ne siete il cuore e l’ossigeno. Siete voi a darci la spinta maggiore. Noi siamo i polmoni, capaci di esplodere ad ogni cambio".
E ancora: "Lugano ha nel suo DNA il dover sempre vincere, ma non è più così. L‘hockey svizzero ha raggiunto un equilibrio totale nel massimo campionato. Può piacere o non piacere, ma è così. Negli ultimi 5 anni abbiamo giocato due finali, non le abbiamo vinte… è vero, ma le abbiamo pur sempre giocate. A dimostrazione di quanto questo traguardo sia difficile, ci sono squadre dal budget molto più importante di noi, che da anni non giocano una finale. Non cerco scuse, ma guardo alla realtà. Vogliamo tornare a regalarvi emozioni e soddisfazioni, ma per farlo abbiamo bisogno del vostro sostegno, nel vero segno del non mollare mai".