Gli organizzatori lanciano l'appello per uno sciopero che si terrà il 15 maggio: "abbiamo bisogno di tutta la popolazione al nostro fianco per ottenere un cambiamento che è tanto necessario quanto inevitabile". GUARDA LE FOTO
BELLINZONA - Oggi sono stati più di 1’000 studenti a manifestare nelle strade di Bellinzona per la quarta volta per il clima.
Questo stesso giorno in tutto il mondo molti altri studenti hanno scioperato contro una politica che non a loro avviso è ancora cambiata abbastanza. A settembre erano più di 7 milioni i giovani scesi in piazza, 100’000 alla manifestazione nazionale di Berna dello scorso 28 settembre.
Lo scorso 15 marzo il gruppo di attivisti ticinesi ha presentato una petizione. Nelle vacanze di Pasqua, mentre alcuni di loro restavano per più di 100 ore seduti davanti al governo, sotto la pioggia, il coordinamento inviò ben 5 lettere, piene di soluzioni concrete, a ognuno dei Consiglieri di Stato.
Le risposte sono sì arrivate, ma, scrive il Coordinamento del Movimento dello sciopero per il clima, "come in precedenza si tratta unicamente di parole vuote, di responsabilità declinate, e di mancata presa di coscienza. Si dice che la politica ha bisogno del suo tempo, ma adesso
il tempo sta per scadere. Gli scioperanti hanno urlato molti cori, con più energia di sempre:
secondo gli organizzatori è evidente che la convinzione e la determinazione all’interno del movimento sono in costante aumento. Ciò non cambierà finché non arriveranno cambiamenti concreti in risposta alle nostre richieste concrete".
Ecco l'appello: "vista la mancanza di risposte decise ed efficaci, abbiamo bisogno di tutta la popolazione al nostro fianco per ottenere un cambiamento che è tanto necessario quanto inevitabile. Oggi abbiamo lanciato uno sciopero che coinvolgerà tutti, dai più piccoli ai più grandi. Sarà venerdì 15 maggio 2020".