Il vescovo ha fatto sapere che la futura organizzazione della struttura del Gambarogno andrà decisa solo dopo approfondite verifiche e riflessioni
SAN NAZZARO - Il caso del licenziamento del direttore della casa per anziani Cinque Fonti di San Nazzaro, nel Gambarogno, è finito sulla scrivania del vescovo di Lugano, Valerio Lazzeri. Il vescovo è infatti autorità di nomina dei membri del Consiglio di fondazione che gestisce la struttura, nata come istituto religioso negli anni Trenta del secolo scorso.
Quando nei giorni scorsi ha appreso dai media la notizia del licenziamento del direttore, assunto soltanto tre mesi fa, monsignor Lazzeri ha dunque scritto al Consiglio stesso dicendosi sorpreso e molto preoccupato per la situazione di tensione creatasi nei vertici della struttura. Non solo tra il Consiglio di fondazione e il direttore, visto che il licenziamento di quest’ultimo ha anche provocato le dimissioni di uno dei tre membri del Consiglio, che rappresentava il Cantone. La casa per anziani è infatti cospicuamente sussidiata dall’ente pubblico.
Ora però si trova senza una guida chiara e al centro di polemiche – sul caso è già scattata un’interrogazione parlamentare al Governo –, la qual cosa ha suscitato preoccupazione nel Vescovo. Nel Consiglio di fondazione rimangono attualmente soltanto un sacerdote, che lo presiede, e un medico, che è anche la figura curante di riferimento della struttura. Forse è proprio su questo punto che il nuovo direttore intendeva far chiarezza.
I motivi del suo licenziamento non sono chiari e il suo legale, Luca Allidi, intende far annullare il provvedimento. Intanto però il Vescovo ha messo le mani avanti dando un chiaro ‘altolà’ a qualsiasi nuova nomina in seno al Consiglio di fondazione e ha fatto sapere che la futura organizzazione della Casa Delle Cinque Fonti andrà decisa solo dopo approfondite verifiche e riflessioni.