Sarà probabilmente il sindaco di Gambarogno Tiziano Ponti a prendere il posto del dimissionario Maurizio Sargenti nel consiglio di amministrazione della Casa per anziani Cinque Fonti di San Nazzaro
GAMBAROGNO - Sarà probabilmente il sindaco di Gambarogno Tiziano Ponti a prendere il posto del dimissionario Maurizio Sargenti nel consiglio di amministrazione della Casa per anziani Cinque Fonti di San Nazzaro. Il nome di Ponti pare infatti trovare consensi a diversi livelli, dal Dipartimento diretto da Raffaele De Rosa alla Curia vescovile. La nomina degli amministratori della fondazione che gestisce la casa anziani, secondo gli statuti risalenti a quasi un secolo fa, spetta infatti al vescovo di Lugano. Mentre la vigilanza sui ricoveri (Cinque Fonti compresa) spetta al Cantone.
Per buona pace di tutti (o quasi), Ponti dovrebbe dunque completare il consiglio, formato da tre membri. Gli altri due sono il dottor Enrico Pelloni, che è anche medico di riferimento della struttura (tutto normale, visto che il ricovero è finanziato con soldi pubblici per oltre 4 milioni all’anno?), e il sacerdote polacco Bogdan Kaliszstan.
Della casa per anziani di San Nazzaro si parla in queste settimane in seguito all’improvviso e nebuloso licenziamento del direttore, nominato soltanto pochi mesi fa. E quando nei giorni scorsi il vescovo, Valerio Lazzeri, ha appreso dai media la notizia, ha scritto al Consiglio dell’istituto (leggi qui) dicendosi sorpreso e molto preoccupato per la situazione di tensione creatasi nei vertici della struttura. Non solo tra il Consiglio di fondazione e il direttore, visto che il licenziamento di quest’ultimo ha anche provocato le dimissioni di Sargenti, che pare rappresentasse il Cantone.
Non è chiaro se Sargenti rappresentasse davvero e formalmente il Cantone (o se vi sia la necessità di una rappresentanza cantonale nel consiglio di amministrazione). Ponti dovrebbe invece rappresentare il Comune di Gambarogno, che pure finanzia cospicuamente il ricovero Cinque Fonti.
D’altra parte, dopo la polemica sul licenziamento del direttore il sindaco aveva dichiarato che “da circa un anno e mezzo abbiamo fatto richiesta scritta di entrare a far parte del Consiglio di amministrazione” ma senza ricevere risposta. Secondo Ponti, il Municipio deve essere rappresentato proprio per l’importanza che l’istituto riveste per il Comune e anche per “le continue sollecitazioni dei nostri cittadini”. Sollecitazioni non meglio precisate.
Il fatto che Ponti tra un paio di mesi non sarà più sindaco di Gambarogno, visto che non si ricandiderà per un nuovo mandato, non pare aver pesato sulla valutazione del suo nome per la sostituzione di Sargenti.
Alla fine, basta che qualcuno controlli, perché di scandali e scandaletti vari nelle case per anziani ticinesi ne abbiamo già visti abbastanza negli ultimi anni, con tanto di tintinnio di manette e di inchieste per ruberie e maltrattamenti.