Le dosi sarebbero state in esubero, ma le persone che le hanno ricevute non fanno parte dei gruppi che al momento hanno diritto al vaccino. Il leghista chiede l'apertura di un'inchiesta e interroga il Governo su come sia potuto succedere
NOVAZZANO - I vaccini, nei primi momenti, erano da destinare ai residenti delle case anziani e a chi si occupa di loro, lavorando a stretto contatto. Poi, da qualche giorno, è la volta delle persone in là con gli anni che vivono ancora a casa. Così era stato deciso, ci sarà la possibilità per tutti di accedere alla campagna di vaccinazione, ma ci sono delle priorità.
Invece quattro dosi di vaccino in esubero sono state inoculate ai membri del consiglio di fondazione della casa anziani Girotondo di Novazzano, che non ne avevano diritto in questo momento, non facendo parte delle categorie che hanno la precedenza. Un fatto che ha toccato Massimiliano Robbiani, il quale ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato, ricordando anche la reazione di condanna del Farmacista Cantonale.
"Si tratta di un fatto grave che merita un’inchiesta da parte del medico cantonale e del Consiglio di Stato", scrive. "È inammissibile poi che il Direttore dell’ECAM si permetta di decidere chi vaccinare violando le regole stabilite dalle autorità competenti".
Le sue domande ak Consiglio di Stato:
"Come è stato possibile che quattro dosi di vaccino in esubero sono state inoculate ai membri del consiglio di fondazione della casa anziani Girotondo di Novazzano?
Il Direttore Briccola dell’ente case anziani del Mendrisiotto (ECAM) è stato autorizzato dal farmacista cantonale o da altri per comportarsi così, o ha voluto semplicemente scavalcare le regole per favorire i membri del consiglio di fondazione della casa anziani Girotondo?
Dopo questo fatto scandaloso, come si vuole procedere per rafforzare i controlli?
Oltre alla casa anziani di Novazzano, il Consiglio di Stato è a conoscenza di altri fatti
simili? Se si, dove?"