Quinto caso in poco più di due mesi. La rabbia di un abitante della zona: "Qualcuno intervenga e ci ascolti". Il presidente della Commissione di quartiere: "Sono a norma di legge"
RANCATE – Il 2020 a Rancate si è aperto esattamente come si era concluso il 2019. Ovvero, con il botto. Nel vero senso della parola. Chi sperava che con l’inizio del nuovo decennio migliorasse la situazione in Via Grotti è stato presto smentito. I contestati blocchi di cemento piazzati nella nuova zona trenta sulla strada che collega Riva San Vitale al nucleo di Rancate hanno mietuto la loro quinta vittima in poco più di due mesi (il primo caso a noi noto risale alla fine di ottobre).
Ieri mattina, martedì 7 gennaio, un automobilista alla guida di una Hyundai immatricolata in Ticino è andato a sbattere contro lo stesso blocco di cemento in cui impattò un altro automobilista il pomeriggio del 30 dicembre. Fortunatamente illeso, il conducente se l’è cavata ‘solo’ con qualche danno alla parte anteriore della vettura.
Pazienza finita
“La pazienza adesso è finita. Qualcuno intervenga e ci ascolti. Non è normale che dalla posa di questi blocchi di cemento sono successi cinque incidenti, mentre prima non è mai capitato nulla. Non dovevano essere una misura deterrente?”, commenta un abitante della zona.
“Sono a norma di legge”
Il presidente della Commissione di quartiere di Rancate Angelo Pagnamenta ha difeso la scelta dei cubi (che misurano 70 cm per ogni lato) spiegando a Tio.ch che “chi transita a 30 km/h non ha alcun problema a evitare i blocchi. Qualche lamentela l’abbiamo ricevuta, ma fa parte del gioco quando si introduce qualcosa di nuovo. I cubi, in ogni caso, rispettano le norme di legge”.