Grande commozione in tutto il Ticino per la scomparsa del giornalista della RSI a soli 49 anni. E il Festival di Locarno gli dedica un pensiero speciale
COMANO - Sta suscitando grande commozione la notizia della morte di Marco Zucchi. Il popolare giornalista cinematografico della RSI si è spento oggi all’età di 49 anni, dopo aver combattuto contro una “malattia subdola che si è rivelata incurabile”, come spiegato dalla radiotelevisione pubblica.
I social traboccano di messaggi di cordoglio e affetto nel ricordare Zucchi come giornalista e come uomo. Gli amici, i suoi colleghi della RSI, i giornalisti degli altri media e tanti ascoltatori comuni che ne hanno seguito e apprezzato il percorso professionale.
Particolarmente sentito l’omaggio che il Festival del Film di Locarno ha voluto tributare a Marco Zucchi. Il Consiglio d’amministrazione, la presidenza, la direzione artistica e operativa con tutte le collaboratrici e i collaboratori del Locarno Film Festival, si dicono “profondamente addolorati dalla scomparsa di Marco e sono vicini alla sua famiglia e alle colleghe e colleghi della RSI”.
“Il suo - si legge nella nota diffusa dal Pardo - era un sorriso che raccontava cortesia e passione. Marco Zucchi, scomparso a soli 49 anni dopo una battaglia sfortunata contro la malattia, era un'immagine tanto bella quanto sincera del cinema al di qua dello schermo. Di chi il cinema lo guarda, lo assorbe e poi lo condivide lasciando dettare il racconto alle emozioni. Ecco, Marco era l'emozione del cinema. Quella che fa brillare gli occhi e poi, nel suo caso, muove la voce. Quella che ad ascoltarla raccontarsi ti viene voglia di andarci, al cinema. Marco era un professionista e amico leale, un compagno di strada capace e umile”.
“In radio come in televisione - aggiunge il Festival nella sua nota - la sua voce e i suoi occhi arrivavano puntualmente secondi. Prima ad arrivare era la sua passione. La passione di chi segue il cinema in ogni sua sala, teatro e Festival per portarlo in ogni autoradio, televisore o computer. Marco Zucchi è stato e rimarrà il bellissimo pezzo di strada percorso insieme. Come giornalista che il Locarno Film Festival lo ha raccontato per anni e come alleato che del Locarno Film Festival per tre anni ha curato la Semaine de la critique, di cui era Responsabile dal 2017. Buon viaggio Marco”.