La Regione chiusa in entrata e in uscita salvo per "gravi e indifferibili" motivi di lavoro o di emergenza. Colpite dal provvedimento anche 11 regioni del centro nord. Nuova stretta anche sulla vita sociale
MILANO - È una misura quasi incredibile quella che il Governo italiano si appresta a varare per tentare di porre un freno al contagio da Coronvairus. L’Esecutivo di Giuseppe Conte, secondo quanto anticipano i media italiani, intende estendere la zona rossa all’intera Regione Lombardia che, de facto, viene chiusa in entrata e in uscita. Stesso provvedimento per undici province del centro nord Italia: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.
Per la Lombardia e le zone appena citate sarà vietato in modo assoluto ogni spostamento in entrata o in uscita, nonchè all’interno dei medesimi territori, salvo per casi motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza. Da capire quale impatto avrà questa misura sui frontalieri.
Il decreto stabilisce inoltre la chiusura nelle aree appena citate di tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere, musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Sospese anche le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Stop anche a tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d'esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività.
Bar e ristoranti potranno rimanere aperti ma con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione.
Viene inoltre prorogata fino al 3 aprile, nelle aree interessata dal provvedimento, la chiusura delle scuole.