Intanto il numero dei contagi in tutta Italia continua a crescere vertiginosamente: in un solo giorno sono aumentati di 1'145. Il Governo valuta di istituire nuove zone rosse nella Regione
MILANO - Si fa sempre più pesante il bilancio del Coronavirus in Italia, con un nuovo incremento record dei contagi. Dall’inizio dell’epidemia sono stati infatti ben 5883 i cittadini a contrarre il virus, 5061 malati in questo momento, i morti sono 233, 589 sono invece i guariti. Nelle ultime 24 ore i casi sono di 1’145, 36 le nuove vittime.
A destare maggiore allarme è sempre la situazione in Lombardia. Il Governo entro la giornata potrebbe decidere di estendere la zona rossa a nuove porzioni della Regione. Un’ipotesi caldeggiata dallo stesso governatore Attilio Fontana e condivisa da 12 sindaci dei capoluoghi lombardi: “Alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della “pressione” del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere - ha spiegato Fontana - i sindaci hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose. È chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime”.
Intanto anche dal sistema sanitario lombardi continua ad arrivare segnali di allarme rosso. In una lettera indirizzata al Governatore, il Coordinamento delle terapie intensive degli ospedali della Lombardia ha usato toni inequivocabili: “La questione dei posti in terapia intensiva è l’emergenza numero uno scatenata dalla diffusione del virus Covid-19.“Si tratta di un evento grave che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. Le strutture sanitarie sono sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta”.
“Nonostante l’enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili - prosegue la lettera - una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile. È assolutamente necessaria l’immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell’epidemia. In assenza di tempestive ed adeguate disposizioni da parte delle Autorità saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria“.