La responsabile dei saloni Rosi Total Look e Coiffure Giovanni: "Ecco come ci siamo organizzati". L'appello alla popolazione: "Seguiamo le regole"
MINUSIO – In tempi di coronavirus ogni domanda (o quasi) è lecita. Tra restrizioni più o meno severe, una delle domande che sorge spontanea è la seguente: “Come si devono comportare i parrucchieri?”, vista e considerata la social-distancy e le misure di igiene raccomandate dalle autorità federali.
L’aumento dei casi in Ticino ha costretto i saloni del nostro Cantone a ricorrere a delle contromisure per poter esercitare la propria professione in tutta tranquillità. “A dire il vero – spiega Rosi Dafond Campisi, responsabile dei saloni Rosi Total Look (a Minusio) e Coiffure Giovanni (a Bellinzona) – noi abbiamo iniziato ad organizzarci fin dai primi giorni in cui si parlava del virus. Come? Semplicemente abbiamo accentuato maggiormente le normali norme igieniche: utilizziamo prodotti monouso, sterilizziamo tutte le superfici e tutti gli strumenti per ogni cliente. All’entrata del nostro salone abbiamo inoltre messo un disinfettante per le mani. Siamo dotati di mascherine, poiché costretti a lavorare a meno di un metro dalle persone, a tutela dei collaboratori e dei clienti”.
Come in tutti i saloni, anche al Total Look si applicano le disposizioni del Governo ticinese. “Per ogni poltrona occupata – spiega la titolare – ce n’è una libera. In questo modo tra un cliente e l’altro ci sono almeno due metri di distanza. In questo senso, anche l’aspetto organizzativo vuole la sua parte. Noi, per esempio, cerchiamo di non concentrare gli appuntamenti e di spalmarli su tutto l’arco della giornata”.
“Devo dire che tanto tra i collaboratori quanto tra i clienti percepisco un certo ottimismo. Questo non significa sottovalutare il Coronavirus, ma semplicemente non generare inutili allarmismi. Le regole emanate dal Governo sono poche, chiare e comprensibili a tutti. A noi non resta che metterle in atto. Come ci comportiamo con i dipendenti frontalieri? Ne abbiamo solo uno e già da settimana scorsa ha fatto le valigie e resta in Ticino a dormire garantendo la massima sicurezza e professionalità. Ai miei dipendenti non smetto mai di ricordare quanto sia fondamentale l’igiene: meglio essere maniacali adesso che correre dei rischi in futuro. I piccoli esercizi sono messi a dura prova. Il mio consiglio è quello di usare la testa e seguire le procedure affinché si possa continuare a lavorare, guadagnare e pagare a tutti lo stipendio a fine mese”.
Il servizio ‘a domicilio’
Il servizio a domicilio “lo abbiamo sempre fatto. Figuriamoci se non lo facciamo in questo momento delicato – spiega Rosi Dafond Campisi –. Occorre, però, fare una precisazione: di questi tempi dobbiamo necessariamente assicurarci del motivo per cui un cliente richiede il taglio a domicilio. Mi spiego: se una persona ha la gamba rotta e non può muoversi, ci andiamo senza problemi. Se ha raffreddore o tosse preferiamo non rischiare”.
La responsabile del Salone Total Look approfitta dell’intervista per lanciare un appello alla popolazione. “Siamo una Nazione dove il Governo sta facendo un gran lavoro. Siamo sufficientemente intelligenti per capire che generare il panico non serve. Occorre solo fare quello che ci viene chiesto e non cambiare drasticamente le nostre abitudini. E ricordiamoci sempre che, soprattutto in questi momenti delicati, l’igiene è fondamentale”.