CORONAVIRUS
Vitta e il Governo annunciano le misure "salva Ticino": dilazione sulle fatture dello Stato, zero interessi sugli acconti di imposta, sospensione degli atti esecutivi, lavoro ridotto anche per gli indipendenti...
Il presidente del Consiglio di Stato: "Faccio un appello al settore finanziario per diluire i termini di pagamento”
TiPress/Alessandro Crinari

BELLINZONA - Nel corso della conferenza stampa odierna il presidente del Governo e direttore del DFE Christian Vitta ha illustrato le misure che verranno messe in atto per affrontare l’emergenza Coronavirus dal profilo economico e soprattutto per garantire la liquidità alle aziende. Finalmente, va detto, una conferenza stampa chiara e convincente da parte del Consiglio di Stato. Bravi!

 

“La SECO – ha detto Vitta - intende estendere la misura del lavoro ridotto anche a dipendenti con contratti a tempo determinato. Chiediamo e ci attendiamo che la misura del lavoro ridotto venga estesa anche agli indipendenti e ai dirigenti delle aziende. Settimana prossima avremo inoltre un incontro con BancaStato per verificare il tema delle fideiussioni, e faccio un appello al settore finanziario per diluire i termini di pagamento”.

 

Insomma, lasciamo ossigeno ai cittadini e alle aziende, perché altrimenti… Messaggio chiaro, rivolto abbastanza chiaramente a compagnie assicurative, banche e quant’altro…

 

Il Governo, ha aggiunto Vitta, “ha anche deciso di concedere una dilazione di 60 giorni per le fatture emesse dallo Stato, secondo direttive che verranno pubblicate in modo dettagliato lunedì. E la sospensione immediata degli atti esecutivi. Inoltre, sugli acconti di imposta non verranno prelevati interessi”.

 

Il Cantone sospende pure l’incasso dei mutui concessi alle strutture turistiche. È stata attivata una hotline specifica dedicata alle aziende. Venerdì 20 e sabato 21 marzo verranno considerati giorni festivi per garantire il ponte con la festa del 19, ma resteranno attivi i servizi essenziali.

A livello di Amministrazione cantonale, verranno garantiti da settimana prossima soltanto i servizi essenziali per la collettività. La presenza dei collaboratori sarà ridotta e verranno chiusi gli sportelli all’utenza. I cittadini sono invitati a usare la comunicazione elettronica o telefonica. I collaboratori non impiegati potranno restare a casa, pronti a tornare in caso di bisogno, quelli con problemi di salute non dovranno invece andare in ufficio.

 

“La nostra economia – ha concluso Vitta - dovrà adattarsi ad affrontare un momento molto delicato usando gli strumenti che lo Stato metterà a disposizione”.

 

Il ministro Norman Gobbi ha precisato che, “fatti salvi i casi di sequestro a tutela di chi ha un credito, chiediamo di congelare gli atti esecutivi per tutelare aziende e piccoli imprenditori in un momento come questo, di emergenza sanitaria ma anche di difficoltà economico finanziaria”.

 

Il ministro Claudio Zali ha infine comunicato che alle aziende di trasporto pubblico è stato chiesto di “rimodulare l’offerta limitandola alle corse necessarie”.

 

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