All'indomani della drammatica lettera dei vertici di EOC e Moncucco, il Governo smentisce se stesso e vara la misura chiesta da tutti
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato comunica che, durante la seduta straordinaria di questa mattina, in ragione dell’evoluzione della diffusione del COVID-19, delle misure restrittive intraprese dai Paesi confinanti con la Svizzera e a seguito della dichiarazione dello stato di necessità, al fine di ridurre ulteriormente i contatti interpersonali ravvicinati tra la popolazione, ha deciso, a partire da lunedì 16 marzo, quanto segue:
L’Amministrazione pubblica garantirà i servizi di base e interromperà l’erogazione di servizi al pubblico non prioritari;
L’elaborazione di una serie di ulteriori misure più restrittive per l’economia privata, già in fase di allestimento, che saranno comunicate al più tardi sabato; il Governo invita l’economia privata sin d’ora a garantire i servizi di base e parallelamente a ridurre le proprie attività;
Per quanto riguarda le scuole, oltre a quanto già disposto l’11 marzo e considerato che le restrizioni inerenti ai due punti precedenti favoriranno la possibilità di accudimento da parte dei genitori a casa, è decretata la chiusura di tutte le scuole dell’obbligo. Al fine di scongiurare il rischio di scambio intergenerazionale, al più tardi da martedì 17 marzo, sarà garantito presso le sedi scolastiche un servizio di accudimento per gli allievi che per ragioni famigliari non possono restare a casa.
Tutte queste misure sono volte a garantire un’ulteriore riduzione dei contatti interpersonali per contenere il diffondersi del nuovo Coronavirus. Si rammenta inoltre il rispetto delle misure di protezione della salute sinora emanate dalle varie autorità.
Nel corso del pomeriggio è previsto un incontro informativo al fine di precisare alcune di queste misure.