CRONACA
Tassa di collegamento, i Verdi: "Bene, ma venga introdotta solo quando l'emergenza sarà finita"
I Verdi del Ticino si dicono soddisfatti della decisione del Tribunale federale, ma "in questa situazione di emergenza non vi è alcuna ragione di prelevare la tassa di collegamento"
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Il Tribunale federale ha deciso: via libera alla tassa di collegamento

01 APRILE 2020
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01 APRILE 2020

TICINO – "La tassa di coordinamento va sospesa fino al superamento dell’emergenza sanitaria". Lo affermano i Verdi del Ticino in una nota stampa il giorno dopo la sentenza del Tribunale federale di respingere i ricorsi contro l'introduzione del balzello (vedi articoli suggeriti). 

"Dopo 3 anni e mezzo dalla votazione popolare – si legge –,  il TF approva la tassa di collegamento ticinese sui maggiori generatori di traffico. I Verdi prendono atto con soddisfazione di questa decisione, seppure intempestiva, che certifica la legalità di una misura che ha contribuito a stimolare la ricerca di soluzioni all’annoso problema dell’inquinamento e del traffico del nostro Cantone. Considerate le attuali condizioni particolari, i Verdi chiedono però che la tassa di collegamento entri in vigore soltanto quando la situazione sanitaria grave sarà risolta e i relativi provvedimenti di blocco rimossi .I gravi problemi del traffico e dell’inquinamento atmosferico sono noti  alla popolazione ticinese, che nel 2016 ha accolto in votazione popolare la tassa di collegamento".

E ancora: "L’incidenza di asma, malattie respiratorie e allergie è in netta crescita nel nostro Cantone. I limiti di emissione di diversi inquinanti atmosferici sono in effetti ancora regolarmente superati. Una delle fonti più importanti di inquinamento atmosferico è il traffico motorizzato, prova ne è che in questi giorni di “blocco totale” i valori misurati sono letteralmente crollati. L’emergenza sanitaria dovuta all’inquinamento atmosferico è ormai strutturale e causa in Svizzera oltre 3000 decessi prematuri all’anno. Alcuni ricercatori iniziano a mettere in relazione la velocità di diffusione del virus COVID19 e il suo tasso di mortalità con l’inquinamento ambientale, che da un canto potrebbe favorirne la diffusione nell’aria e dall’altro ha certamente contribuito ad indebolire la popolazione e quindi a favorire alcune di quelle patologie respiratorie che si riscontrano nelle vittime da COVID19.  Si attendono ulteriori conferme scientifiche al riguardo".

"In questa situazione di emergenza sanitaria – scrivono i Verdi – in cui l’attività economica non indispensabile è stata sospesa, il traffico e l’inquinamento atmosferico sono diminuiti drasticamente, non vi è alcuna ragione di prelevare la tassa di collegamento. Per questo i Verdi del Ticino chiedono che essa venga introdotta solo dopo la fine del “blocco totale” delle attività economiche non essenziali".

Per evitare che le emergenze strutturali (inquinamento atmosferico, mutamenti climatici, caos viario) continuino anche in futuro a causare costi sanitari o danni economici, "deve essere stimolata una ripresa economica più rispettosa dell’ambiente, del clima e della salute. La tassa di collegamento è un provvedimento strutturale che penalizza i grandi generatori di traffico e di inquinamento, che causa  enormi costi all’intera collettività. D’altro canto essa ha permesso, a quei pendolari che hanno abbandonato il mezzo privato per passare al trasporto pubblico di verificare che così spendono di meno di quanto spendevano prima dell’introduzione della tassa con la mobilità privata. In questo senso è auspicabile una maggiore partecipazione delle grandi aziende e centri commerciali nell’offrire ai propri dipendenti o clienti alternative valide al mezzo motorizzato privato, evitando di semplicemente scaricare i costi sul personale e i clienti".

"La tassa di collegamento – concludono – è quindi un provvedimento irrinunciabile per una mobilità più sostenibile e meno inquinante, meno nociva per il clima e quindi in favore di un maggiore benessere collettivo".

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