“Purtroppo non siamo ancora in grado di fornire informazioni sulle singole località, e sull'arco temporale”, ha spiegato il portavoce di Manor, Fabian Hildbrand. La crisi del Coronavirus ha accelerato lo sviluppo dell'e-commerce
BASILEA – Quasi 500 persone all’interno di Manor perderanno il posto di lavoro. La notizia, di oggi, ha scosso parecchio l’opinione pubblica, perché si tratta, ovviamente, di un numero massiccio di licenziamenti.
Non si sa in che misura il Ticino sarà interessato da quella che viene definita ristrutturazione. “Purtroppo non siamo ancora in grado di fornire informazioni sulle singole località, e sull'arco temporale”, ha spiegato il portavoce di Manor, Fabian Hildbrand, contattato da Tio.ch/20Minuti. Nel comunicato odierno che annunciava i tagli si parlava di un coinvolgimento di tutte le regioni.
Non si conoscono ancora neppure i nomi di chi verrà licenziato, vi saranno dei colloqui che cominceranno presto.
Sebbene Manor dal 2019 sta rivedendo le sue strategie, il Covid ha influito sulla scelta di lasciare a casa il 5% dell’organico. “La crisi legata al coronavirus ha colpito duramente il settore del commercio al dettaglio, ma al contempo ha fatto da catalizzatore. L’accelerazione registrata dalle nostre attività di e-commerce corrisponde a un’evoluzione di circa due anni. Le tendenze degli scorsi mesi hanno confermato il nostro orientamento strategico”, ha detto il CEO Jérôme Gilg.