A livello sivzzero ci sono 582 segnalazioni. Le ipotesi di reato potrebbero essere truffa, riciclaggio di denaro, falsità in documenti e violazione dell’ordinanza federale sulle fideiussioni legate al coronavirus
BELLINZONA – La Confederazione ha messo a disposizione in breve tempo un interessante pacchetto di misure per sostenere chi si è trovato in crisi a causa del Coronavirus, con l’estensione del lavoro ridotto e crediti a condizioni favorevoli. Ma qualcuno ne ha approfittato.
Il Ministero Pubblico ha spiegato a La Regione come le segnalazioni giunte relative a truffe sui crediti Covid, appunto, siano otto (contro i 582 casi a livello svizzero, e va tenuto conto che il Ticino è il Cantone con la più alta percentuale di crediti concessi).
Si tratta di possibili truffe per “ cifre varianti da alcune migliaia a qualche decina di migliaia di franchi”. In Ticino, come in Svizzera, non ci sono state denunce, solo segnalazioni. Le ipotesi di reato potrebbero essere truffa, riciclaggio di denaro, falsità in documenti e violazione dell’ordinanza federale sulle fideiussioni legate al coronavirus