Per il sindacato “sanzionare (o anche solo ipotizzarlo!) un poliziotto, che nel tentativo di raggiungere il più velocemente il luogo di un incidente per prestare soccorso a dei feriti, rappresenterebbe un brutto segnale per tutta la categoria"
BELLINZONA – Un agente della Cantonale sarà a processo alle Correzionali per aver superato il limite di velocità (sfrecciava a 100 chilometri all’ora su una strada con limite 50, rischia da uno a quattro anni di reclusione) mentre si recava sul luogo di un incidente. Il caso ha lasciato “attonito” il sindacato OCST
“Sanzionare (o anche solo ipotizzarlo!) un agente, che nel tentativo di raggiungere il più velocemente il luogo di un incidente per prestare soccorso a dei feriti, rappresenterebbe un brutto segnale per tutta la categoria che con passione, impegno e dedizione, ogni giorno indossa la divisa non curante di rischi connessi alla professione, prestando la propria attività a favore di tutta la collettività”, si legge in una nota.
E si invita la politica a muoversi. “Questo processo rappresenta una prima ticinese, ma è evidente che questa tematica, indipendentemente dalla sentenza, dovrà assolutamente essere affrontata dalle autorità politiche allo scopo di modificare una distorsione del sistema che invece di premiare l’impegno, penalizza l’agente anche nella vita privata”.