Per AltaVallemaggia, Leventina, Blenio, Moesano, Locarnese e Verzasca allerta 2 per pioggia e nevicate. MeteoSvizzera conferma: accumuli di pioggia come quelli delle ultime ore sono molto rari
LOCARNO – Il lago di Locarno è esondato, allagando alcune strade. La Polizia sta monitorando con attenzione la situazione e ha chiesto di spostare delle auto parcheggiate in strade vicine che potrebbero essere raggiunte dall’acqua.
Già ieri si era detto che per AltaVallemaggia, Leventina, Blenio e Moesano MeteoSvizzera ha diramato un’allerta 2 per nevicate, ora si aggiunge anche la pioggia e alle zone colpite dall’allarme si aggiungono Locarnese e Verzasca. Per quanto concerne le piogge, l’allerta parte oggi alle 15 e termina domani alle 6, con accumuli previsti di 50-80 millimetri.
Sebbene il peggio dell’evento temporalesco è passato, si teme per laghi e fiumi: Maggia e Ticino sono contrassegnati da un’allerta 3 fino a oggi alle 11, il Lago Maggiore da un grado 3 sino a domani 11, mentre il Lago di Lugano e la Tresa da un grado 2 sempre sino a domani alle 11.
MetoSvizzera ha così commentato quanto accaduto nei giorni scorsi:
"Fra il Sempione e la parte occidentale del Sopraceneri fino all’alto Malcantone sono caduti in poco più di 24 ore 220-300 mm di pioggia, con punte fino a 400-440 mm nella zona maggiormente colpita (soprattutto Centovalli e Onsernone). Alcune stazioni di misura hanno sfiorato o localmente superato i record storici. Verso la Riviera e la Valle di Blenio, così come sul resto del Sottoceneri e verso la Val Bregaglia, si sono misurati 110-150 mm. In Engadina gli accumuli sono attorno agli 80 mm nella regione del Maloja, per poi diminuire rapidamente verso nordest.
L'evento è stato caratterizzato anche da forti raffiche di vento. I valori più alti si sono misurati in montagna e nelle vallate nordalpine percorse dal favonio, dove si sono raggiunti velocità massime fra 120 e 170 km/h, con una punta di 181 km/h sul Matro in Ticino (il 2° valore più alto dall'inizio delle misure, ma al primo posto con vento da sud). Un altro record è da menzionare per la stazione di Cimetta, dove si sono raggiunti i 145 km/h. Lo scirocco al sud ha toccato anche le basse quote, con 107 km/h a Cevio (3° valore più alto dall'inizio delle misure).
Accumuli di pioggia nell’ordine di quelli misurati durante l’evento si riscontrano solo molto di rado. Sulle regioni più toccate si parla di un periodo di ritorno di 10-30 anni, addirittura oltre i 50 anni sul triangolo Sempione-Gottardo-Locarnese".