Il procuratore generale: "I due ulteriori messaggi da parte del presidente del Tribunale penale cantonale a cui si fa riferimento (risalenti alla fine di luglio) non sono stati né suscitati né richiesti da me"
BELLINZONA - Alla luce di quanto pubblicato sull'edizione odierna del domenicale "Il Caffè", il Procuratore generale Andrea Pagani precisa quanto segue.
I due ulteriori messaggi da parte del presidente del Tribunale penale cantonale a cui si fa riferimento (risalenti alla fine di luglio) non sono stati né suscitati né richiesti dal Procuratore generale, che ha ritenuto di non dover intervenire poiché contenenti delle considerazioni asseritamente trasmesse proprio al Consiglio della Magistratura nel contesto della procedura in corso per il rinnovo delle cariche di Procuratore pubblico