Il caso Lacerenza e gli scontri in stazione a Lugano tra autogestiti e polizia al centro del dibattito in onda alle 19.30 su TeleTicino. Ecco gli ospiti
MELIDE - Due episodi di cronaca stanno infiammando il dibattito pubblico degli ultimi giorni. Il primo è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorso alle scuole medie di Locarno. In barba alle norme anti Covid, e al semplice buon senso, un gruppo di persone ha organizzato nella sede scolastica un festino a base di Don Perignon e cocaina. Protagonista del “fattaccio” l’influencer e imprenditore milanese Davide Lacerenza, già noto alle cronache per i suoi eccessi e per le sue infrazioni alla legge.
I video e le immagini del festino hanno fatto il giro del Cantone, dopo che Lacerenza le ha condivise su Instagram. Sul banco degli imputati è finito ovviamente anche il docente che ha aperto le porte della scuola alla combriccola. Dopo l’intervento della polizia tutti i partecipanti sono stati multati per contravvenzione all’Ordinanza sul Covid-19. Per quattro di loro anche la contestazione di contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Nei confronti di Lacerenza l’Amministrazione federale delle dogane ha rilevato una serie di infrazioni che sono state sanzionate con una multa. “Non è successo niente”, ha commentato l’influnecer una volta rilasciato dalla polizia dopo gli accertamenti: “Alla fine ci dovevano fare 100 franchi di multa a testa, poi 200 e alla fine abbiamo pagato 600 euro. Basta, tutto qua. Il resto sono chiacchiere”.
Il caso ha suscitato una marea di polemiche e di domande. Una parte del mondo politico ha chiesto il licenziamento in tronco dell’insegnante, nel frattempo sospeso, mentre altri hanno mantenuto un approccio più garantista, anche per via dell’ineccepibile passato professionale dell’uomo. Un altro tema importante sollevato dalla vicenda riguarda la permeabilità delle frontiere in tempi di pandemia: è così semplice venire ad organizzare un festino nel nostro Cantone? Infine il ruolo degli influencer, sempre al centro del dibattito.
Il secondo episodio di cronaca è invece accaduto ieri sera alla stazione di Lugano, dove un gruppo di manifestanti legati al centro sociale il Molino si è scontrato con la polizia. La vicenda ha inevitabilmente riproposto il tema dello sgombero del centro sociale. E il sindaco di Lugano Marco Borradori ha detto che giovedì chiederà al Municipio di prendere una decisione sullo sfratto dei Molinari dell’ex Macello e che lui voterà a favora.
“Cosa succede in città" è il titolo della puntata di Matrioska in onda questa sera su TeleTicino a partire dalle 19.30. Ospiti di Marco Bazzi saranno il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, il direttore di TeleTicino e Radio3i Matteo Pelli, i deputati Michela Ris e Lorenzo Jelmini, il presidente della sezione del PS di Lugano Raoul Ghisletta, il direttore de Il Federalista Claudio Mésoniat e la giornalista Claudia Rossi.
Appuntamento dunque per questa sera alle 19.30 su TeleTicino.