Il segretario OCST dei funzionari di Polizia: "Pur consapevole delle difficoltà con cui sono confrontati i giovani, ritengo che nulla, ma proprio nulla, possa giustificare una simile aggressione verso le forze dell'ordine"
LUGANO - Il brutto episodio di ieri alla Foce è senza dubbio il tema del giorno. È arrivata una condanna unanime per le aggressioni da parte di giovani (erano circa 800 a essersi riuniti) verso la Polizia.
È intervenuto anche Giorgio Fonio, segretario OCST dei funzionari di Polizia. "Mi spiace, ma pur consapevole della difficile situazione con cui è confrontata la società e in particolare i giovani a causa del Covid, nulla ma proprio nulla può giustificare una simile aggressione nei confronti delle forze dell'ordine", scrive.
"Non cadiamo nell'errore di confondere chi ha bisogno di aiuto e sostegno con chi si comporta in modo inadeguato e irrispettoso", prosegue. "Non faremmo un favore a nessuno, in particolare ai giovani che oggi a causa del Coronavirus e delle sue restrizioni si trovano in difficolta!".
E infine cita il ruolo educativo delle famiglie: "E in tutto questo vi è una componente fondamentale: le famiglie! Non deleghiamo sempre a qualcun altro il ruolo educativo dei nostri figli. Siamo noi i primi a doverci occupare di loro e queste immagini sono tutto quello che non vorremmo mai vedere!".