CRONACA
Alzare i livelli del lago Maggiore? Il turismo appoggia le preoccupazioni del Governo ticinese
L'Autorità di bacino del Fiume Po vorrebbe un Verbano più alto, dopo il Cantone si fa sentire anche l'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV): "Metterebbe a rischio la balneazione nei nostri lidi, oltre che la sicurezza"
Keystone-SDA-TiPress/Alessandro Crinari

LOCARNO - Innalzare ancora il livello del Lago Maggiore? L'idea è dell'Autorità di bacino del Fiume Po, nell'ambito della sperimentazone che vuole che in estate il livello minimo dell'acqua sia a 1,35 metri sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende con possibilità di salire a 1,50 metri. Ma in Ticino la proposta non piace, tanto che il Consiglio di Stato ha fatto presenti i suoi timori all'Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) e ai gruppi d’interesse coinvolti. Anche il turismo locale, in una nota, ha fatto sapere di pensarla come Bellinzona.

Per il Governo, infatti, alzare ancora il livello del lago potrebbe minare la sicurezza, e cita in particolare possibili esondazioni ed anche la protezione necessaria per le Bolle di Magadino. Sfruttare la risorsa idrica a valle di Sesto Calende va bene ma nell'ambito di una gestione dinamica dei livelli del Lago Maggiore, che tenga conto dei rischi.

Nella sua lettera, il Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV) esprime sostegno all'azione governativa ticinese in merito ai livelli del lago. E porta avanti le problematiche che potrebbero nascere nel suo settore, pur dicendo di "comprendere le esigenze delle numerose aziende agricole e delle centrali elettriche a sud dello sbarramento, che temono ripercussioni in caso di prolungati periodi di siccità"

Ma "un eccessivo innalzamento del livello minimo del lago comprometterebbe sensibilmente l’attrattività turistica di alcuni comparti del nostro territorio particolarmente interessanti per la balneazione. Il problema, si sottolinea, è particolarmente sentito dai lidi, dai centri balneari e dai campeggi che si affacciano sul lago, che paventano la perdita di una parte delle loro pregiate spiagge, con evidente pregiudizio per loro attrattività e redditività futura, specie se l’innalzamento del livello lacustre andasse oltre il limite di 1,35 metri sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende deciso dall’Autorità di Bacino del Po".

Senza comunque sottovalutare, prosegue OTLMV, le "preoccupazioni relative alle Bolle di Magadino, pregiata zona naturalistica che risentirebbe dell'innalzamento dei livelli del lago, senza dimenticare quelle relative a un accresciuto rischio per le popolazioni rivierasche in caso di alluvione e conseguenti esondazioni".

Infine, "OTLMV concorda con il Dipartimento del Territorio nel ritenere che il raggiungimento di un livello estivo massimo ulteriore di più di 1,50 metri non possa essere un obiettivo a sé stante e che nel prosieguo della nuova sperimentazione quinquennale occorra valutare approfonditamente i benefici e i costi ambientali, economici e sociali di un innalzamento del lago, tenendo conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, a monte e a valle della diga della Miorina".

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