CRONACA
Parità salariale, l'Amministrazione cantonale la rispetta
Tra i salari di uomini e donne c'è una differenza dell'1,9%, ma essa è causata soprattutto dai picchetti e dal lavoro notturno e festivo: "Una diversa propensione dei due generi a occupare posizioni in attività che danno diritto a indennità"

BELLINZONA - Nell'Amministrazione cantonale viene rispetttata la parità salariale tra uomo e donna. Lo afferma un'analisi interna svolta da Bellinzona, col metodo Logic, che conferma come la differenza degli stipendi tra gli uomini e le donne sia al momento dell’1.9%, ovvero al di sotto della soglia di tolleranza del 5% prevista dal metodo di analisi applicato. 

Già nel 2014 era srara svolta un'analisi, poi nel 2016 il Cantone Ticino è stato tra i primi cantoni firmatari della “Carta per la parità salariale nel settore pubblico”.  Con l’entrata in vigore lo scorso 1° luglio 2020 della modifica della Legge federale sulla parità dei sessi (art. 13a - 13i, LPar), la quale introduce l’obbligo per i datori e le datrici di lavoro con almeno 100 dipendenti di svolgere un’analisi interna della parità salariale e di comunicare i risultati entro giugno 2023, il Consiglio di Stato ha ripetuto l’analisi.  

E il risultato è di quelli che possono far sorridere. Infatti il rapporto, validato dal Controllo cantonale delle finanze in qualità di organo esterno di revisione accreditato dalla Confederazione, mostra che le donne guadagnano mediamente l’1.9% in meno degli uomini. Questo risultato si attesta al di sotto della soglia di tolleranza del 5% prevista dallo strumento di analisi e significa che non è stata individuata alcuna disparità salariale sistematica. Sul risultato incidono le indennità per picchetti, lavoro notturno e festivo che sono versate per attività in cui gli uomini sono maggiormente rappresentati (in particolare per quanto concerne gli operai e gli agenti di polizia). L’inclusione di queste indennità incide per lo 0.7% (sul valore complessivo dell’1.9%) ciò che non è tanto dovuto a una disparità salariale, ma piuttosto a una diversa propensione dei due generi ad occupare posizioni in attività che danno diritto a delle indennità.  

"Quanto emerso dimostra che il modello salariale e la sua applicazione ai dipendenti dello Stato non comporta delle discriminazioni sistematiche basate sul genere e conferma che lo Stato garantisce il principio costituzionale per cui donne e uomini hanno diritto ad un salario uguale per un lavoro di uguale valore (art. 8 cpv. 3 Costituzione)", è il commento soddisfatto del Governo. 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Parità salariale, "a Lugano non vi è differenza salariale"

POLITICA E POTERE

Le dipendenti di Lugano guadagnano meno dei loro colleghi. Ecco quanto. Ma...

CRONACA

Le aziende con 100 o più collaboratori dovranno svolgere un'analisi interna della parità salariale

SECONDO ME

8 marzo, Davina Fitas: "Contro la discriminazione e la disparità salariale"

CRONACA

Il mistero dei pacchi recapitati all'Amministrazione Cantonale e a Patti Chiari

CRONACA

Festa della donna: "Oggi l'uguaglianza di diritto è in gran parte raggiunta, ma molto resta da fare per realizzare quella di fatto"

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024