Davide Fontana ha confessato, durante un interrogatorio, il movente alla base del barbaro delitto. La 26enne voleva avvicinarsi al figlio e non escludeva di spostarsi a Praga per far decollare la sua carriera nel porno
BRESCIA - Non l'avrebbe uccisa senza un motivo, come pareva invece emergere dalle prime confessioni. Durante un ulteriore interrogatorio, Davide Fontana avrebbe ammesso di aver ammazzato e poi fatto a pezzi Carol Maltesi perchè lei desiderava trasferirsi.
La donna, madre di un bambino di sei anni, stava muovendo i primi passi nel mondo del porno, convinta che le avrebbe dato più guadagno e più soddisfazioni rispetto alla precedente professione di commessa. "Era un angelo, non una pornostar", ha detto il padre (leggi qui), sconvolto dalla violenza con cui il vicino di casa ha posto fine alla vita della 26enne.
Fontana l'ha legata a un palo di lap dance, con mani e piedi bloccati, e colpita ripetutamente con un martello. Ha spiegato di averle poi tagliato la gola "per porre fine alle sue sofferenze", visto che era gravemente ferita ma muoveva ancora la testa. In seguito ha smembrato il corpo con un'accetta e un seghetto di metallo, cancellando col fuoco i lineamenti e i tatuaggi di lei e poi mettendo i pezzi in un congelatore. Ha provato a bruciare i resti senza esito, per poi gettarli in una discarica a cielo aperto, dove sono stati ritrovati. E infine presentarsi alle forze dell'ordine.
La scomparsa dalla giovane gli pesava sulla coscienza e aveva pensato anche al suicidio. A tutti, parenti e amici di lei, aveva risposto per due mesi su WhatsApp, facendosi passare per Carol.
Ieri la nuova confessione: la donna, in arte Charlotte Angie, voleva trasferirsi nel Veronese vicino al figlio, non escludeva nemmeno di andare a Praga, dove avrebbe potuto sviluppare la sua carriera. E Fontana, che pur tollerava che la ragazza avesse altre relazioni, non lo accettava. Così, mentre giravano un filmino hard, sfruttando la fiducia che lei riponeva in lui, l'ha uccisa.