Il giovane regista ticinese: "Non avrei mai pensato di vincere un premio. Kusturica lo ammiravo fin da bambino"
SERBIA – Prestigioso riconoscimento per il regista ticinese Vanja Tognola, trionfante con la pellicola 'Danzamatta' al Küstendorf Film and Musical Festival in Serbia e diretto dal regista Emir Kusturica. Con il giovane di 'casa nostra' abbiamo scambiato due chiacchiere sul premio, sul futuro e su tanto altro ancora.
Vanja, innanzitutto di cosa parla il tuo film premiato?
"Danzamatta è una brevissima commedia assurda, prodotto durante il mio percorso di studi alla ZhdK, l'Università delle Arti di Zurigo. Una mattina dopo una festa folle, David e Oscar trovano il loro coinquilino Robin ancora intento a ballare. Pare essere in trance, noncurante di quanto avviene attorno a lui. La ricerca da parte dei coinquilini di inquadrare su un piano logico quanto sta accadendo porterà a scoperte ancora più incomprensibili".
Cosa significa per te aver trionfato al Küstendorf Film and Music Festival?
"Un primo grande trionfo è già stato per me essere invitato a Küstendorf. I film di Kusturica, direttore artistico e ideatore del festival, li ho visti e amati già nell'infanzia, essere ospitato nel suo villaggio e conoscere questo regista è stata quindi un'esperienza particolarmente magica. La qualità dei film in gara inoltre era elevatissima, la maggior parte dei corti aveva un pedigree a dir poco notevole avendo partecipato a festival come Cannes, Sundance e Locarno, conoscere e scambiare idee con i loro registi mi ha sicuramente arricchito. In mezzo ad una competizione simile non avrei mai pensato di vincere un premio, credo debba ancora metabolizzare la cosa.. Di sicuro è un onore e una grande motivazione per proseguire in questo percorso".
Nel tuo futuro ci sono tanti altri festival. Una vetrina importante...
"Sì, sono piuttosto soddisfatto della carriera dei miei pargoli filmici. Al momento ho due film attivi nel circuito festivaliero, il già citato Danzamatta e il mio film di diploma Talponi. Danzamatta dopo essere passato da Küstendorf, Tallinn Black Nights e dal Tampere Film Festival, sarà a luglio a Trieste nella sezione Maremetraggio dello ShorTS, una competizione riservata unicamente a film già premiati ad altri festival. Talponi invece sembra essere più apprezzato negli Stati Uniti: dopo il Seattle International Film Festival e l'Atlanta Film Festival, tornerà in America ad agosto per il Cinequest nella Silicon Valley. Nelle prossime settimane sarà anche presentato all'Othermovie Film Festival qui a Lugano, è la prima volta che verrà mostrato in Svizzera e ciò mi fa davvero piacere".
Quanti insegnamenti di papà Victor ci sono nei tuoi lavori?
"È difficile da quantificare, il primissimo contatto che ho avuto con questo mestiere l'ho avuto aiutandolo suoi suoi set naturalmente, prima come giovanissimo attore e poi come membro della troupe. Di sicuro ciò che ho assimilato lavorandoci insieme è la voglia di raccontare storie ricche di humor e l'importanza di mantenere sempre e comunque una stoica calma sul set, indipendentemente dalle avversità che si incontrano durante le riprese".