Il pontefice smentisce le voci sulla rinuncia ma invoca una riforma: ecco cosa farei se dovessi lasciare
ROMA - “Al momento non ho alcuna intenzione di dimettermi”. Dopo mesi di speculazioni Papa Francesco ha messo fine alle molte voci che lo indicavano prossimo alla rinuncia. In una lunga intervista rilasciata alle giornaliste messicane Maria Antonieta Collins e Valentina Alazraki, andata in onda sull'emittente TelevisaUnivision, ha ribadito la sua volontà di continuare a guidare la Chiesa cattolica. “Ma la porta è aperta” (verso l’ipotesi dimissioni, ndr.), ha aggiunto Bergoglio, ribadendo un concetto più volte espresso in passato: le dimissioni di Benedetto XVI del 2013 hanno aperto una nuova strada per il papato. Una strada che può annoverare la rinuncia al ministero petrino.
E qui viene la parte interessante dell’intervista. Già perché Francesco ha espresso la necessità di codificare il ruolo del Papa dimissionario. In questi quasi dieci anni di convivenza con il suo predecessore, non sono infatti mancati i momenti di alta tensione. Non tra Ratzinger e Bergoglio ma tra le rispettive “corti”. Il Papa lo sottolinea con raffinatezza, spiegando che "La prima esperienza è andata piuttosto bene perché Benedetto è un uomo santo e discreto, e l'ha gestita bene. Ma in futuro, le cose dovrebbero essere delineate di più, o le cose dovrebbero essere rese più esplicite”. Insomma, solo grazie alla statura di Ratzinger si sono evitati incidenti gravi…e quindi come riformare la carica di Papa dimissionario?
Bergoglio ha le idee piuttosto chiare. Se dovessi lasciare, ha detto Francesco, non mi farei chiamare “Papa emerito”, non indosserei la talare bianca e non vivrei in Vaticano (“sicuramente no”). Sarei, ha aggiunto, un semplice "vescovo emerito di Roma" che dovrebbe trovare una chiesa nella capitale (forse San Giovanni in Laterano) dove poter continuare a confessare i fedeli e visitare i malati. Un bel cambiamento rispetto alla situazione attuale.
Il Papa è tornato anche sulle sue condizioni di salute, confessando che “gli fa un po' male il ginocchio” e si sente un po' “sminuito". Acciacchi dovuti ai suoi 85 anni che, come detto, non gli hanno mai fatto pensare alle dimissioni. Tuttavia, "se vedo che non posso, o mi faccio male o sono un ostacolo", aspetto l'"aiuto" per prendere la decisione di ritirarmi, ha sottolineato.