LâAmministratore apostolico della Diocesi di Lugano ricorda con commozione lâumiltĂ e la speranza del Santo Padre, che ora prosegue la sua missione nella luce del Signore Â
di Alain de Raemy *
Carissime e Carissimi,
Ho appresa con profonda tristezza della morte del nostro caro Papa Francesco. Oggi, per Lui, si compiete lâincontro con il Signore e comincia la festa, come Lui stesso aveva ricordato durante unâudienza del 2022: âIn questo senso la morte è un poâ il passo per lâincontro con GesĂš che mi sta aspettando per portarmi da Lui. (La morte) fa un poâ di paura, perchĂŠ questo passaggio non so che cosa significa e passare questa porta fa un poâ di paura. Ma câè sempre la mano del Signore che ti porta avanti, e attraversata la porta câè la festaâ.
Ritengo che sia stato per noi un esempio di autentica umiltĂ e attenzione ai piĂš bisognosi, insegnandoci lâimportanza della sinodalitĂ , allâinterno della chiesa e tra tutti gli uomini. Ci ha esorato nei suoi anni di pontificato a sperare senza indugio nella bontĂ del Signore misericordioso, che guarda oltre ogni nostro limite umano. Questo è stato un motivo centrale del suo ministero petrino, e ce lo ha dimostrato con il Giubileo straordinario della Misericordia e ancora con questo anno Giubilare dedicato proprio alla speranza. Ora, in quanto successore degli Apostoli, Papa Francesco continua la sua missione di sostegno alla Chiesa, e al mondo, nella festa celeste senza fine.
Preghiamo per lâanima del Papa affidandolo alla Misericordia del Padre. E preghiamo per la Santa Chiesa in questo periodo di Sede Vacante, chiedendo al Signore dei cieli la grazia di ricevere presto un nuovo Pontefice, che prosegua il cammino dei suoi predecessori.
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* Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano