Scoppiettante intervista al direttore dell'Eco dello sport Luca Sciarini che, alla vigilia della sfida con i portoghesi, legge per noi la partita (e non solo)
Luca, come si batte il Portogallo domani sera?
“Prima di tutto lo abbiamo già battuto qualche mese fa. Yakin sa come fare. A mio modo di vedere dovremo ripetere la partita fatta con la Serbia, ma evitando gli errori individuali che ci sono costati due gol. Il Portogallo, infatti, è una squadra molto più solida della nazionale serba, alla quale non possiamo concedere le stesse disattenzioni. Dobbiamo quindi giocare con coraggio e con una certa organizzazione difensiva, ricercando la vittoria con una mentalità vincente. Se lo faremo, ce la giochiamo alla grande”.
Cosa ti preoccupa del Portogallo?
“La capacità di giocare la palla e di farti correre tanto, facendo poi partire delle verticalizzazioni improvvise. Mi preoccupa quindi di non riuscire a prendere in mano la partita a centrocampo. Se gli lasci troppo il pallino del gioco, diventano pericolosi. Ma abbiamo gli uomini per impedire che ciò accada, soprattutto dal punto di vista dell’intensità più che della tecnica”.
Temi Cristiano Ronaldo?
“Lui è sempre da temere perché è quel giocatore a cui basta una palla per fare gol. Anche se dovesse giocare male, bisognerebbe comunque marcarlo in due, perché può farti gol in mille modi diversi e in ogni momento. Non da ultimo mi preoccupa la sua scaltrezza e la grande esperienza rispetto a partite decisive come quella di domani. La capacità ad esempio di procurarsi un rigore o una punizione pericolosa. Dettagli che possono fare la differenza”.
E a parte CR7 quali calciatori ti fanno più paura?
“Due. Uno è Bruno Fernandes, che è capace di unire forza fisica, tanta corsa e grande qualità nelle giocate. In più ha i gol nelle gambe. Il secondo è Leao. Se dovesse entrare nella ripresa, con Widmer un po’ stanco, potrebbe metterci in difficoltà”.
Qual è il punto debole dei portoghesi?
“La difesa. Hanno giocatori di esperienza, forti fisicamente, ma non particolarmente veloci. Possiamo metterli in difficoltà sia con Embolo, che contro la Serbia ha dimostrato di essere un grande giocatore, sia con gli inserimenti dei centrocampisti. In primis Freuler”
Quali sono i punti deboli della Svizzera?
“Noi non abbiamo punti deboli, noi abbiamo incognite. Xhaka riuscirà a ripetere la partita fatta contro la Serbia, dove sappiamo hanno contato anche motivazioni particolari? Shaqiri contro i serbi è entrato in tutte le azioni da gol, però sono d’accordo con chi dice: era la Serbia.…Nell’ultima partita non è mai stato troppo pressato e nella prima mezz’ora non ha toccato palla. Il bilancio di Shaqiri a fine partita, inciderà sul risultato finale”.
E il punto di forza della nazionale?
“La difesa. Farci gol è difficile”.
Cosa pensi delle polemiche post Serbia riguardo agli atteggiamenti tenuti da Xhaka in campo?
“Io speravo che Xhaka avesse imparato la lezione quattro anni fa. È vero che è stato provocato, ma sono quegli atteggiamenti che da tifoso della nazionale mi danno fastidio. Se giochi con la maglia della Svizzera, delle altre nazioni non ti deve interessare nulla”
C’è addirittura chi chiede di togliergli la fascia da capitano…
“Secondo me il capitano lo deve scegliere il gruppo. Io personalmente posso solo dire che quei gesti non mi sono piaciuti per nulla”
Andiamo al pronostico.
“Prevedo una partita tirata ma con gol, che finisce nei 90 minuti. Ad oggi direi che la Svizzera ha il 55% di possibilità di passare il turno. Vinciamo 2-1”.
Visto che sei ottimista sul passaggio del turno, cosa prevedi per le fasi successive?
“Secondo me la Svizzera potrebbe arrivare in semifinale contro la Francia, perché ai quarti può buttar fuori sia la Spagna che il Marocco. A quel punto verrebbe eliminata dai francesi. E perderebbe anche la “finalina” contro l’Argentina. Quindi quarta in classifica. Sarebbe storico”.
AELLE