Il presidente dell'Unione Contadini Ticinesi: "Il lupo con i suoi contorni stanno mettendo a dura prova degli equilibri già fragili!"
*Di Omar Pedrini
Sinceramente non so più cosa pensare, è da domenica mattina quando ho appreso della predazione a Castione che cerco le parole per far capire per l’ennesima volta che danni può provocare il lupo, ma inizia a diventare difficile perché neanche a mio figlio di 4 anni devo ripetere così tante volte le cose.
Contro ogni mio principio credo che l’unica situazione percorribile sia veramente quella di un agricoltura di giardinaggio, dove non si produce più, tanto la maggior parte dei leoni da tastiera in modo diretto o meno lo conferma, il cibo lo possiamo importare. Quello della scriteriata tutela del lupo purtroppo non è l’unico caso che porterà a questo ma anche tutta una serie di altre misure stanno mettendo a dura prova la voglia di produrre degli allevatori e agricoltori.
Bene allora poi non venite a chiederci di smaltire le vostre montagne di compost perché non avremo più bisogno di concimare, non lamentiamoci se volenti o nolenti aumenteremo le impostazioni di olio di palma, se andremo ad arraffare i cereali da chi li potrà ancora coltivare. Il lupo con i suoi contorni stanno mettendo a dura prova degli equilibri già fragili!
L’azienda predata a Castione è testimonianza di più di uno di questi fattori, condannata dalle nuove officine, predata dal lupo e penalizzata perché dopo l’arrivo delle nuove officine parte delle restanti terre agricole saranno dedicate a canali e viali alberati. Mentre l’unica cosa che andava fatta è ancora in alto mare, il compenso delle terre perse
*Presidente Unione Contadini Ticinesi