CRONACA
Il nuovo corso dello storico Mercalibro e dell'usato: "Negli anni il cuore è rimasto inalterato"
Il fondatore Fredy Conrad ripercorre la storia dell'evento che anima ogni primo mercoledì del mese piazza Buffi a Bellinzona: "Il nostro è un pubblico che comprende qualsiasi categoria di persone. E la sharing economy dimostra che..."

BELLINZONA - Da anni Mercalibro è l'appuntamento fisso, ogni primo mercoledì del mese, per gli appassionati di libri di seconda mano a Bellinzona in piazza Biffi. Nato su iniziativa di Fredy Conrad, con lo scopo primario di permettere a giovani studenti di vendere i libri usati per finanziare le gite scolastiche, ha man mano fatto suo il concetto di "passare dal rifiuto del consumo al consumo del rifiuto".

Ondemedia ne è stato il promotore per anni, per poi passare il testimone a MeTeOra. Ora anche quest'ultima associazione lascia e l'organizzazione di Mercalibro passa a Flamingo Edizioni, in collaborazione col Bar Cervo (che proporrà anche una serie di animazioni). Il passaggio di consegne è stata l'occasione per una chiacchierata a 360 gradi con Fredy Conrad, sul presente, il passato e i progetti futuri.  

Cosa è Mercalibro? 

"Mercalibro è il mercatino del libro usato che si tiene regolarmente a Bellinzona su iniziativa di Fredy Conrad, promotore e animatore culturale. L’evento nasce in Via Lavizzari nel 1993 con il titolo « Leggerezze » - quando Conrad era da poco stato nominato responsabile della Biblioteca comunale - per trasferirsi poi provvisoriamente tra il cortile di Palazzo Civico e Piazza Nosetto. Dal 1996 trova la sua sede stabile in Piazza Magoria (ora Piazza Giuseppe Buffi) ed assume cadenza regolare con la denominazione « Mercatino del libro usato » diventando un appuntamento mensile gestito dall’Associazione Ondemedia che nel frattempo aveva ideato anche il « Mercantico », rassegna bellinzonese di brocante, antiquariato collezionismo e mondo vintage. Il termine «Mercalibro» viene utilizzato solo a partire dal 2010 con l’adozione di una linea di comunicazione coordinata. Nel 2013 però le sorti dell’evento corrono un brutto rischio a causa di una contesa con il municipio, sventata con la messa in scena del ‘Funerale del libro’ uno scandalo mediatico di grande impatto che raccolse solidarietà in tutto il cantone consentendo alla manifestazione di sopravvivere. Per celebrare il 25esimo il 6 giugno 2018 l’associazione ha organizzato una grande festa popolare in piazza alla presenza delle riappacificate autorità cittadine.

Come mai la scelta di puntare sull'usato? Che cosa rappresenta per voi, in passato, attualmente e per il futuro? 

"Già sul finire degli Anni Ottanta un nostro vecchio slogan suggeriva di «passare dal rifiuto del consumo al consumo del rifiuto». Ora è noto da parecchi anni ormai che volume di crescita commerciale dei settori second-hand stia segnando un cambio di paradigma nei consumi. Oltretutto sentiamo anche parlare sempre più spesso di sharing economy, ovvero l’economia della condivisione; ne è un esempio il grande successo riscosso ovunque dal bookcrosssing e dalle bibliocabine. Queste tendenze in atto nelle società occidentali viaggiano di pari passo. Si stima infatti che entro il 2024 la metà degli acquisti in fatto di vintage proverranno da siti di e-commerce. Un dato che non stupisce, soprattutto se comparato a quello per cui il 70 per cento dei consumatori afferma che oggi comprare articoli di seconda mano è più facile rispetto a 5 anni fa, grazie alle app e ai siti dedicati".

Ci racconta qualche aneddoto di questi anni che aiuta a far capire l'evoluzione della manifestazione e il senso che ha per voi e per il pubblico? 

"Fra le intenzioni iniziali vie era quella di consentire ai ragazzi delle scuole comunali di vendere manuali scolastici obsoleti allo scopo di sostenere gite culturali. Via via il numero degli espositori si è allargato alla casalinga di turno intesa a disfarsi delle proprie letture come pure al pensionato desideroso di alleggerire gli scaffali domestici per far posto ai propri libri in doppia o tripla fila. Tra i ‘bouquinistes’ che costituiscono lo zoccolo duro del Mercalibro si annovera anche un vero esperto di fumetti che in questi anni ha istruito e formato decine di giovani collezionisti. C’è lo specialista di helveticae e ticinensia come pure lo specialista in vinile e vecchie riviste d’arte. Sopra tutti trionfa lo specialista in ‘editoria cartonera’ che per rispondere ai momenti di crisi cercando di produrre libri a basso costo, così che possano essere fruibili per pochi soldi ha fondato una piccola casa editrice che utilizza il cartone riciclato per realizzare le copertine dei libri".

A chi è rivolta? Chi è il vostro pubblico ideale e chi è quello che la frequenta? Chi sono i rivenditori? Che tipo di merce viene prediletta? 

"Il pubblico di Mercalibro è un pubblico assolutamente generico, fatto di ragazzi e di famiglie, di cittadini qualsiasi e di inquilini della porta accanto, impiegati d’ufficio, professionisti, studenti e studentesse, massaie e bibliofili, tutti accomunati da un’unica passione: il libro in tutte le sue declinazioni".

Ci sono stati, in tutte le categorie citate, cambiamenti negli anni? Se sì, quali? 

"Più che cambiamenti possiamo affermare che vi siano stati degli avvicendamenti fra le categorie ma che il cuore della manifestazione è rimasto inalterato".

Ondemedia dal 2023 lascia, come mai? 

"In realtà a questo evento noi come associazione Ondemedia saremo sempre presenti nel ruolo di espositori, con i nostri tavoli ed il nostro team di volontari. Oltre al già citato Mercantico stiamo perfezionando altre iniziative di promozione del libro e della lettura come ‘Libri al Sole’ (con un bookshop second hand montato su uno chalet mobile), ‘Cuor di Libro’ (libreria servisol per bambini), i caffè letterari al campeggio e altre ancora, Se abbiamo ‘lasciato’ qualcosa è alla fine del 2019 quando scorporando vari nostri servizi abbiamo donato materiali e beni per circa quarantamila franchi ad altre associazioni del territorio affinché portassero avanti le nostre iniziative di spicco. Mi riferisco in particolare alla BISI (Biblioteca interculturale della Svizzera italiana) passata con successo alla Cooperativa Babobab e che continua felicemente come BiblioBabobab; e mi riferisco al Mercalibro passato di mano all’Associazione Meteora e che è stato traghettato dal gennaio 2020 fino alla scorsa edizione di dicembre 2022".

Subentrerà Flamingo, come siete arrivati a quella scelta e che cosa vi aspettate da questa nuova conduzione? 

"La decisione di abbandonare questo progetto da parte del gruppo Meteora mi ha molto deluso. Fortunatamente per salvare la mia ‘creatura’ sono riuscito a far subentrare Flamingo Edizioni e Bar Cervo che non finirò mai di ringraziare. La loro vocazione sociale e le loro competenze specifiche - sia in ambito gestionale che culturale e artistico - nonché la loro dedizione a questa piazza mi hanno rincuorato sin dalle prima battute. Lunga vita al Mercalibro!"

 

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