I nuovi proprietari, la American Sport Asset, non hanno fatto seguire alle promesse i fatti: il Pretore ha decretato il fallimento dello storico club poichè "non soni intervenuti fatti nuovi"
MENDRISIO - Il Chiasso è fallito. A distanza di poco più di un mese dall'udienza in cui la società si era salvata in corner, forte delle promesse di acquisto da parte della American Sport Asset Company Limited. Il passaggio di proprietà è avvenuto, ma alle parole non sono seguiti i fatti. Dunque il Pretore Matteo Salvadè non ha potuto fare altro che decretare il fallimento dello storico club rossoblù.
Salvadè ha spiegato che questa mattina presto è giunta in pretura una "email dello studio legale che ci indica che questa Sport Asset insiste sulla buona volontà di investire. Adducono che la colpa sia dell’attuale proprietà e chiedono tempo per immettere soldi in società".
Ma "sono fiumi di parole a cui non viene dato seguito".
Nicola Bignotti, presente a rappresentare il Chiasso in assenza dell'amministratore unico e del legale, assenti per impegni presi precedentemente (non è stato concesso il rinvio) ha chiesto di togliere la riservatezza sui documenti in cui si evincono gli impegni presi dalla nuova società nei confronti del Chiasso. Il Commissario Turati ha infatti spiegato il motivo della assenza. Disperati tentativi che non sono serviti a nulla.
"Non essendo intervenuti fatti nuovi, il Chiasso è fallito immediatamente. Tutti i presupposti sono stati totalmente disattesi in queste condizioni non si può andare avanti e concedere tempo agli investitori. Non hanno nemmeno dimostrato di detenere i fondi per risanare il Chiasso", ha detto Salvadè.
Così, dopo pochi minuti di udienza, alle 9.12, la storia del Chiasso si ferma qui.