Intervista all’ex capitano della Cantonale, ora presidente della manifestazione, a tre settimane dall’apertura: “Dopo 1092 giorni si riparte alla grande”. E in politica: “Metto a disposizione la mia esperienza sul campo come ufficiale di Polizia"
BELLINZONA - Dopo una pausa forzata di ben 1'092 giorni a causa della pandemia, da giovedì 16 a martedì 21 febbraio a Bellinzona torna il Rabadan.
“Quest’anno si riparte alla grande – dice il presidente, Giovanni Capoferri che, essendo stato nominato nel 2021, si appresta a vivere la sua prima edizione -. Sarà tutto come prima del Covid, a parte il pranzo del cuore, del mercoledì, destinato alle persone disabili, che purtroppo non ci sarà. Gli organizzatori temevano ancora gli effetti del virus e non hanno voluto rischiare”.
Il programma in breve?
È presto detto: riproporremo i tre cortei: venerdì quello dei bambini con 3'000 comparse, sabato quello delle guggen, con 16 bande, 12 delle quali ticinesi e 4 d’oltralpe, e ovviamente quello della domenica, con 45 tra carri, gruppi e guggen.
È emozionato per questa ‘prima’ da presidente?
Sarebbe strano se non lo fossi, anche se ho seguito ben sette edizioni come responsabile della sicurezza. Quindi, conosco bene l’ambiente e i problemi.
Già, perché lei è un poliziotto, o meglio lo è stato fino a fine anno, capitano della Cantonale. E non è il primo a presiedere il Rabadan…
Esatto, prima di me ci fu Decio Cavallini, poi si è tornati ai ‘civili’, con Bixio Caprara e successivamente con Flavio Petraglio.
Tutti liberali radicali, tra l’altro. Ora si cambia anche partito, perché lei è candidato al Gran Consiglio per il Centro/PPD.
Inutile nasconderlo. Non so dire se mi gioverà o mi danneggerà la presidenza del Rabadan ai fini elettorali… Ma adesso il focus delle mie energie è tutto sul carnevale. Poi, dal 22 febbraio mi concenterò sulla campagna.
Si dice “meritata quiescenza”, ma il suo è un inizio di pensione decisamente impegnativo…
Di sicuro non lavoro meno di prima. Poi vedremo… È chiaro che se mi candido è perché mi piacerebbe iniziare un’esperienza politica parlamentare.
Pensa insomma a una sorta di staffetta con il suo ex collega Giorgio Galusero, che in aprile lascerà il Gran Consiglio dove entrò proprio alla fine della carriera in polizia…
È il mio auspicio, ma come dicevo sarà l’elettorato a decidere. Comunque, credo che la presenza di un ufficiale di polizia in Parlamento sia importante non solo perché i temi della sicurezza sono e saranno sempre più attuali, ma anche perché nella prossima legislatura si dovrà discutere la riorganizzazione delle forze dell’ordine e decidere che direzione prendere sui ruoli della Cantonale e delle Comunali. In questo ambito credo di poter mettere a disposizione una buona dose di esperienza sul campo.
Che pensa dei carnevali anticipati? Da Nebiopoli a Chiasso alla Stranociada a Locarno?
Penso siano decisioni di opportunità, per evitare di concentrare tutti gli eventi nella classica settimana del carnevale e di avere una maggiore affluenza di pubblico. Ma in Ticino è già tradizione per alcuni carnevali anticipare i festeggiamenti, come a Isone per esempio, e comunque gli altri carnevali, penso a Tesserete, Biasca, Brissago… rispettano il calendario canonico, che in questi casi è ambrosiano.
Torniamo al Rabadan… Alla cerimonia di apertura si presenterà in maschera?
Non penso proprio, perché ho un ruolo per così dire ‘istituzionale’, però un po’ di trucco me lo metterò.
A parte il programma a cui ha accennato, ci saranno novità rilevanti quest’anno?
Credo che la più importante sia la nostra nuova piattaforma web www.radaban-tickets.ch, che consente non sono di consultare il programma degli eventi ma anche e soprattutto di acquistare online i biglietti di entrata, così da evitare di far colonna alle casse, e di poter usare i biglietti come ticket per i mezzi di trasporto, dai treni agli autopostali.
A proposito di biglietti, che prezzi farete, visto che si tratta sempre di un tema sensibile?
La tessera settimanale costerà 70 franchi se acquistata online, qualcosa di più alle casse. Proprio perché vogliamo incentivare questo sistema di accesso alla Città del carnevale. Abbiamo dovuto ritoccare i prezzi del 10% circa perché tutto è aumentato, trasporti compresi. Pensi che abbiamo un budget complessivo di circa due milioni e 200'000 franchi, e solo per sicurezza e trasporti pubblici ne spendiamo 700'000… Insomma, posso garantire che il carnevale non è un business, ma una grande sfida che ha l’obiettivo di far quadrare i conti. Sappiamo quanto spenderemo, e questa è la parte certa, ma quanto incasseremo rimane fino al 22 febbraio nel campo delle incognite. Posso però garantire che faremo di tutto perché chi ama il carnevale possa vivere a Bellinzona momenti di divertimento e di spensieratezza. Sempre nel rispetto delle regole della convivenza.