Potrebbero indicare che la ditta ha fatturato delle prestazioni mai eseguite: infatti invece di essere lì sarebbero dovute finire, dopo trattamento, in un ossario
MENDRISIO - Prima ancora di iniziare a scavare nel giardino dell'azienda di pompe funebri, erano state trovate delle ossa nel magazzino. Il clamoroso retroscena relativo all'inchiesta sul "re dei funerali" di Mendrisio è stato svelato ieri dal Quotidiano della RSI.
I reati ipotizzati sono quelli di truffa e di turbamento della pace dei defunti. Ad essere sotto accusa il titolare Fernando Coltamai e una dipendente.
Le ruspe, le pale e i rastrelli che per giorni hanno setacciato il giardino, sono arrivate dopo. Anch'esse hanno rinvenuto frammenti di ossa umane, oltre a pezzi di stoffa e di materiale riconducibile a lapidi.
Le ossa, ma il condizionale è d'obbligo, sarebbero state destinate a finire, dopo trattamento adeguato, negli ossari. Potrebbero essere la prova che la ditta ha fatturato delle prestazioni mai eseguite.