Alla presenza di vari corpi di Polizia e della Fondazione Ticino Cuore, sono state illustrate le attività svolte nel 2022 con la testimonianza di un caso reale di rianimazione con defibrillatore interno
CHIASSO - Negli scorsi giorni, presso la sede della Polizia comunale di Chiasso, ha avuto luogo il tradizionale incontro informativo e formativo tra gli enti di primo intervento non sanitari (EPINS) nel contesto della rianimazione cardiopolmonare. Ne dà notizia la Polizia cantonale.
Durante la giornata, sono state illustrate le attività svolte nel corso del 2022, con la testimonianza di una situazione verificatasi in passato, che ha comportato un intervento di rianimazione ad un paziente con defibrillatore interno. Grazie alla presenza del paziente e del soccorritore, oltre che dei sanitari intervenuti in quell'occasione, è stata possibile un'analisi completa dell'intervento sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista emotivo.
L'incontro è stato inaugurato dai saluti del comandante della polizia comunale di Chiasso capitano Nicolas Poncini e del maggiore Marco Zambetti, capo area Gendarmeria della Polizia cantonale e responsabile del progetto. Era inoltre presente Claudio Benvenuti, direttore della Fondazione Ticino Cuore.
All'incontro hanno preso parte una quarantina di addetti ai lavori: oltre alla Polizia cantonale e alla Fondazione Ticino Cuore (promotrici del progetto), i rappresentanti delle Polizie comunali, della Polizia dei trasporti, della Polizia cantonale grigionese, della Polizia militare, dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), della Polizia di Campione d'Italia e dei Pompieri.
Il momento formativo, curato dalla dottoressa Maria Luce Caputo, specialista in cardiologia e dal dottor Guy Rodenhäuser, specialista in anestesiologia e Direttore Sanitario del Servizio Ambulanza Mendrisiotto, ha permesso ai presenti di approfondire ulteriormente la tematica inerente gli interventi di rianimazione su pazienti con defibrillatori interni e pacemaker.
Questo incontro, che si svolge due volte all'anno, ha confermato l'importanza della discussione nello scambio delle esperienze effettuate, fondamentale agli enti di primo intervento, per condividere esperienze e lanciare spunti per ulteriormente migliorare la qualità nell'interventistica.
A margine dell'incontro la Fondazione Ticino Cuore ha consegnato 4 nuovi defibrillatori destinati alla Polizia cantonale, portando così a 66 gli apparecchi in utilizzo per le pattuglie presenti sul territorio. Sono 224 i defibrillatori complessivi presenti in Ticino, Valle Mesolcina e Campione d'Italia, in possesso a tutti gli EPINS, destinati al primo soccorso a favore della popolazione con lo scopo di salvare vite.
Nell'anno appena trascorso in oltre una ventina di casi, il pronto intervento ha permesso alle persone soccorse di tornare a vivere la propria quotidianità.