Lo ha detto la portavoce della SEM Anne Césard, che ha anche avvertito di come probabilmente tra pochi mesi ci si troverà di fronte a una carenza di posti nei centri federali a causa della pressione migratoria
CHIASSO - I richiedenti l'asilo sono responsabili solo di alcuni tra gli incidenti che avvengono a Chiasso, un numero decisamente ridotto. Nonostante ciò, sono state rinforzate le misure di sicurezza. Lo ha detto al CdT, in occasione di una più vasta intervista, Anne Césard, portavoce della SEM.
"Solo una minoranza degli incidenti che avvengono a Chiasso sono attribuibili ai richiedenti asilo ospitati nei nostri CFA. La maggior parte dei richiedenti asilo si comporta correttamente", ha infatti precisato. Il tema è caldo perchè è stato spesso espresso un certo malcontento nella cittadina di confine.
"Detto questo, prendiamo sempre sul serio gli incidenti che ci vengono segnalati. Inoltre, tutti gli incidenti che rientrano nel diritto penale vengono sistematicamente segnalati alla polizia", ha aggiunto.
Inoltre, "negli ultimi mesi, su richiesta delle autorità di polizia, la SEM ha aumentato il numero di pattuglie di sicurezza esterne, in particolare nel centro di Chiasso. Al di fuori dei CFA, la sicurezza pubblica è responsabilità esclusiva della polizia cantonale".
La SEM può fare poco in merito a chi non rientra la sera in orario: "Tutti i CFA hanno un proprio regolamento, che stabilisce gli orari di ingresso e di uscita. I Centri forniscono alloggio, ma non sono luoghi di detenzione (la SEM non ha competenze in materia penale)".
La portavoce ha anche detto che si teme che nei prossimi mesi, segnatamente dall'autunno, i centri federali si troveranno in affanno a causa della pressione migratoria, se le previsioni saranno rispettate. Si stanno cercando soluzioni alternative con Cantoni e Comuni, come rifugi della protezione civile.