Il loro numero varia periodicamente e l'azione del Municipio durerà, secondo il direttore del settore Ambiente e Servizi urbani Daniele Togni, ancora anni. Sono attratti dagli scarti alimentari e fuggono dalle macchine edili
BELLINZONA - La città li combatte da quattro anni ma i ratti non ne vogliono sapere di lasciare Bellinzona. Se dopo la posa delle scatole-esca si era notata una diminuzione, adesso il numero sale e scende, dunque l'opera di derattizzazione non è conclusa, anzi secondo Daniele Togni, direttore del settore Ambiente e Servizi urbani della Città, proseguirà per anni.
Particolarmente interessate sono il centro storico, la zona delle Semine e Prato Carasso-Golena, la zona del Palasio a Giubiasco e la zona Pedemonte. Si pensa che la presenza di cantieri, con le macchine edili in funzione, li faccia fuggire, per rifugiarsi in parti più tranquille della città. Ad attirarli, come riporta La Regione, sono prevalentemente gli scarti alimentari.
Sparse per Bellinzona ci sono una sessantina di trappole, che vengono regolarmente manutenzionate e spostate secondo le segnalazioni e basandosi sul consumo di prodotto all'interno delle scatole-esca. Per ora sono posate a bordo marciapiede o a lato di manufatti ma si valuta di inserirle anche nelle tubature, un ambiente ideale per i roditori.