La donna avrebbe soffocato i figli neonati a un anno di distanza. I sospetti dopo la morte del piccolo Mattia
BERGAMO – I Carabinieri hanno bussato questa mattina alla porta di Monia Bortolotti, una 27enne di Pedrengo (Bergamo). Sono subito scattate le manette con l'accusa di doppio infanticidio. La donna avrebbe soffocato e ucciso i suoi due figli: Alice, una bambina di quattro mesi, e Mattia, un maschietto di due mesi. Si tratta di una storia che mette i brividi: macabra nei dettagli e orrenda fin dall'origine. Serve, però, andare con ordine.
La morte di Mattia risale al 25 ottobre dell'anno scorso. Ma qualcosa non convince: la morte del piccolo è troppo sospetta per trattarsi di una drammatica fatalità. Solo un anno prima, nel 2021, era morta Alice, la neonata. Soffocata da un rigurgito. Questa la "scusa" fornita a tutti. E nessuno mai si sarebbe immaginato tanto. Sia nel primo che nel secondo caso, la donna si trovava in casa da sola ed è stata lei stessa ad avvertire i soccorritori.
Dopo la morte del piccolo, la Procura ha disposto l'autopsia e ha ordinato la riesumazione della sorellina. Il sospetto degli inquirenti, infatti, non era campato in aria. Dopo i primi accertamenti, sono diverse le analogie riscontrate nei corpicini dei due neonati. Abbastanza da far arrestare la donna, di origini indiane e in Italia fin da bambina.
L'esito dell'esame autoptico ha portato alla luce che a causare la morte del piccolo è stata causata da un'asfissia meccanica acuta da compressione del torace. Secondo gli inquirenti, si è trattato di "un'azione volontaria con l'obiettivo di causare la morte del bambino". "Nel corso dell’indagine – scrivono nella nota gli inquirenti - non è emerso, dall’esame della documentazione sanitaria dell’indagata prima e dopo gli eventi criminosi, un disturbo di tipo psichico della donna, pertanto si ritiene che la stessa abbia agito nella piena capacità di intendere e di volere, apparendo lucida, ben orientata, con grande capacità di linguaggio, razionalizzazione e freddezza, caratteristiche palesate, tra l’altro, nell’organizzazione della propria difesa, dopo aver scoperto di essere sospettata dei due infanticidi".