L'imprenditore italiano mette in imbarazzo la ministra del turismo. "In Italia ci vuole una patente per mangiare la focaccia"
ROMA – Flavio Briatore contro tutti. Ospite di Atreju, l'imprenditore italiano se la prende con l'Italia, con il mondo del turismo, della ristorazione e attacca la burocrazia. È un attacco vero e proprio. "Gli alberghi italiani? Fanno schifo. In Italia ci vuole una patente per mangiare la focaccia e un timbro in dogana per...". Si interrompe perché (forse) si è reso conto di mettere in imbarazzo l'amica e ministra del turismo Daniela Santachè.
"L'Italia - incalza Briatore - è il paese in cui i turisti stanno meno perché abbiamo quella cultura di fregare la gente, tanto dicono questo è arrivato dalla Polonia, viene due giorni e non lo vedo più, il cappuccio invece di 5 euro lo faccio pagare 10 euro, gli do la merda da mangiare, tanto non lo vedo più, vaffan....''.
Parole che, in pieno stile Briatore, sono destinate a far discutere.